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Cina: primo produttore mondiale di uva. Ecco i dati OIV per il 2018

Al 42° Congresso Mondiale della Vite e del Vino a Ginevra è emerso che la Cina è il primo produttore mondiale di uva con 11,7 milioni di tonnellate annue, nonostante nel 2018 abbia subito un calo dell’11%.

Gli altri Paesi in classifica sono l’Italia con 8,6 milioni di tonnellate, Stati Uniti con 6,9 milioni al pari della Spagna e Francia con 5,5 milioni.

Che cos’è l’OIV?

L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) è un’organizzazione intergovernativa di natura scientifica e tecnica la cui competenza è incentrata sulla vite, il vino, le bevande derivate dal vino, le uve da tavola, l’uva passa e altri prodotti a base di vino.

Secondo quanto riportato sul suo sito web nel novembre 2018, facevano parte dell’OIV 47 Paesi nel mondo.

Tema del 42esimo Convegno: sostenibilità e innovazione

Il Convegno presieduto dall’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino ha coinvolto 500 esperti provenienti da tutto il mondo.

Il tema dell’ultimo tavolo è stato “Conservazione e innovazione: aspettative a livello ambientale, economico e sociale“, un tema particolarmente interessante, sulla sostenibilità e i cambiamenti climatici, temi che mettono alla prova le aziende di qualsiasi dimensione e prestigio.

I relatori sono stati scelti tra Paesi tradizionalmente associati alla viticoltura (Italia, Francia, Spagna, Cina, Giappone e Bolivia) e Paesi consumatori (Danimarca e Gran Bretagna).

Produzione mondiale di vino: l’Europa si conferma al comando, il Sud America in crescita

Nel 2018 la produzione mondiale di vino è stata stimata in 279 milioni di ettolitri, in crescita rispetto al 2017 del 13%.

Il 2017 è stato segnato da condizioni climatiche difficili che hanno fatto risentire le produzioni di molti paesi (il dato della produzione di vino del 2017 è ancora provvisorio ma è stato rivisto al ribasso).

Primo produttore mondiale è l’Italia con 48,5 milioni di ettolitri, seguita dalla Francia con 46,4 Mio hl e dalla Spagna con 40,9 Mio hl. Staccata la produzione negli Stati Uniti che si attesta a 23,9 Mio hl

In significativo aumento sono le produzioni per quel che riguarda l’America del Sud: l’Argentina con 14,5 Mio hl, il Cile con 12,9 Mio hl e il Brasile con 3,4 Mio hl. Dato rilevante che apre interessanti prospettive per la sperimentazione in questi terroir molto lontani.

Altrettanto lontane le produzioni del Sud Africa, produzioni storiche questa volta, ma che hanno sofferto alcune stagioni di siccità per una resa 2018 di circa 9,4 Mio hl.

Dati per superficie coltivata: Spagna e Cina alla ribalta

Il Direttore Generale dell’OIV Pau Roca nella sua relazione ha affermato:

“La Spagna rimane il Paese leader per superficie coltivata con 969.000 ettari (Kha), davanti alla Cina (875.000) e alla Francia (793.000). La superficie vitivinicola cinese ha continuato ad aumentare di 10.000 ettari tra il 2017 e il 2018″.

Come evidenzia l’OIV la superficie viticola cinese continua a crescere con +6 mha (biennio 2016 e 2017) a differenza della superficie europea stabilizzatasi a 3.304 migliaia di ettari circa dal 2017.

La dimensione sempre crescente del vigneto cinese va in controtendenza rispetto a quello mondiale (nel 2017 di 7.534 migliaia di ettari) in leggero calo rispetto a quella del 2016 (-24 mha). In effetti, anche la recente scelta dei vignerons di Bordeaux di adottare nuovi vitigni di provenienza asiatica, avvalora l’ipotesi di un allargamento del mercato cinese. Una vetrina da 1 miliardo e 400 milioni di possibili winelovers.

La produzione di uva, dal 2000, è in crescita (+9%), nonostante la superficie a vigneto sia stata ridotta e, secondo l’OIV, questo può dipendere probabilmente dall’aumento delle rese e dal continuo miglioramento delle tecniche viticole.

Note alcoliche a margine: chi beve più vino?

Per quel che riguarda i maggiori consumatori di vino al mondo gli Stati Uniti sono al primo posto con 33 milioni di ettolitri (mhl). Staccati troviamo i paesi europei: al secondo posto si trova Francia con 26,8 mhl, poi l’Italia con 22,4 mhl, la Germania con 20 mhl.

Interessante l’ingresso in graduatoria della Cina con 17,9 mhl.

Questi dati possono essere poco significativi se non vengono messi in relazione alle bocche da dissetare. Facendo due conti sulla popolazione dei paesi citati (calcolando quindi i litri procapite medi consumati) si ottiene una classifica ben diversa:

  • Francia: 40 litri per abitante
  • Italia: 37,12 litri per abitante
  • Germania: 24,16 litri per abitante
  • Stati Uniti: 10,09 litri per abitante
  • Cina: 1,29 litri per abitante

Il vino d’altronde, come diciamo sempre, fa parte delle culture e delle colture dei paesi europei, paesi con un background e abitudini enoiche consolidate. Negli ultimi anni il mercato più interessante per i produttori mondiali è stato quello Americano, siamo certi che le prossime campagne marketing vedranno l’apertura verso lidi orientali.

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