Che differenza c’è tra le frappe e le chiacchiere? Nessuna!
Sono chiamate in tanti modi: chiacchiere, galani, crostoli, frappe, cenci, bugie … accompagnano con dolcezza il carnevale in tutta Italia, con ricette differenti e varie esecuzione, ma tutte gustose e sfiziose. Se non sapete come farle o non vi ricordate più … siete nel posto giusto!
Ingredienti:
- 250 g di farina 00
- 40 g di zucchero semolato
- 40 g di burro morbido
- 2 uova
- 5 g di vino bianco, o rum bianco, o grappa, limoncello
- 1 pizzico di sale
- zucchero a velo q.b.
- Olio di semi per friggere q.b.
Preparazione:
- In una ciotola setacciate la farina e versate il tutto in un recipiente più capiente.
- Versate lo zucchero, il sale, il burro, le uova e il liquore prescelto. Lavorate fino ad amalgamare bene gli ingredienti, fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo (abbrevierete di molto i tempi di lavorazione se disponete di un robot da cucina munito di farfalla, oppure di una planetaria munita di gancio).
- Trasferite l’impasto su un piano di lavoro, dove formate una palla, copritela con la pellicola trasparente, quindi riponete il panetto in frigorifero per almeno 30 minuti.
- Dividete la pasta in porzioni e lavorate ciascuna porzione, prima appiattendola con il palmo della mano, poi infarinatela, quindi tirate una sfoglia sottile con l’aiuto di una sfogliatrice (a mano o motorizzata).
- Mettete a scaldare l’olio per friggere e portatelo ad una temperatura di 150-160 °C.
- Con una rotella dentellata o con un coltello dividete la sfoglia in rettangoli abbastanza regolari, quindi praticate su ognuno due tagli centrali, paralleli al lato lungo.
- Friggete poche sfoglie alla volta, non più di 2-3 aiutandovi con una schiumarola e facendoli cuocere su entrambi i lati (fate attenzione a non bucare le sfoglie, quindi fatelo delicatamente)
- Scolate le sfoglie su carta assorbente per fritti e, una volta che si saranno raffreddate, impiattatele e cospargetele con lo zucchero a velo.
Qual è il vino in abbinamento?
Il vino in abbinamento è un Recioto della Valpolicella DOCG, vino rosso rubino intenso, con sentori di frutta matura, a bacca nera e rossa, e floreali di violetta. Al palato il gusto dolce e abbastanza sapido, fa i conti con l’acidità giusta a renderlo fresco e dal finale marcato di frutta con un retrogusto di agrumi.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.