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Barolo dall’incredibile personalità: Campè e Garretti

I grandi rossi piemontesi

Umiltà e rispetto, insieme alla voglia di misurarsi costantemente con le proprie capacità, sono i valori che accompagnano, giorno dopo giorno, l’emozionante e avventuroso viaggio de La Spinetta.

Un percorso lungo e tortuoso, guidato da forti ideali, dedizione ma soprattutto tanto lavoro.

È l’insieme di questi valori a spingere i Rivetti, famosi produttori dei primi moscati italiani prodotti da un unico vigneto, verso il mondo dei grandi rossi piemontesi.

A metà degli anni ’80 nasce la prima Barbera, seguita dal Barbaresco Gallina, Starderi e Valeirano.

Ma è nel 2000 che i Rivetti, spinti dal desiderio di confrontarsi con i grandi produttori piemontesi, decidono di coronare un grande sogno, acquisendo alcuni ettari vitati a Grinzane Cavour.

Essi credono fermamente che questa zona rappresenti la massima espressione del Barolo.

barolo campe

Le viti, la cui età si aggira tra i 65 e 70 anni, affondano le loro lunghe radici in un terreno di origine alluvionale, caratterizzato da un manto argilloso e ricco di calcare.

I vigneti, pienamente esposti a sud, raggiungono, nella parte superiore, un’altitudine di circa 280 metri.

Campè e Garretti

Da questa zona dal microclima unico nascono due Barolo dall’incredibile personalità: Campè e Garretti.

barolo campe la spinetta

Il Barolo Campè nasce dalla porzione superiore e centrale del vigneto; questa sezione, soggetta ad una fresca brezza mattutina e a continui venti pomeridiani, garantisce un’escursione termica eccezionale anche nelle annate più calde.

L’insieme di queste caratteristiche permette di produrre un Barolo longevo e maestoso, dall’armoniosa trama tannica e dai ricchi profumi che spaziano dalla rosa canina, fino ai sentori di frutta sotto spirito e sottobosco.

I Rivetti, grandi sostenitori dell’agricoltura biologica, credono fermamente nelle basse rese in vigna.

Ogni anno viene effettuata la potatura verde, una pratica che mira a non sovraccaricare la vite, aiutandola a concentrare i nutrienti e a portare a maturazione solo i grappoli perfetti. Ed è proprio da questi grappoli che ogni anno nascono circa 7000 bottiglie di Barolo Campè.

Il Barolo Garretti nasce dalla porzione più bassa del vigneto. L’eterogeneità della composizione del terreno contribuisce a creare una straordinaria armonia, regalando un vino dove la potenza e la raffinatezza s’incontrano in un matrimonio perfetto. Le dolci note di frutta matura e spezie accompagnano il finale generoso e ricco di tannini morbidi e avvolgenti.

Sebbene questi siano vini godibili ad ogni età, è sicuramente necessario assaggiare qualche annata indietro per comprendere a pieno il potenziale del vigneto.

2006, 2007, 2008 e 2009 sono sicuramente le annate da non lasciarsi sfuggire al momento.

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