Il sorbetto è un dessert di tradizione antichissima, ottenuto dalla sapiente lavorazione della frutta con il ghiaccio, con o senza l’aggiunta di albume d’uovo.
L’abbinamento del vino con il sorbetto è un po’ complicato, in quanto la tradizione enologica vuole che non si abbini alcun tipo di vino al gelato.
Occorrerà quindi forzare un pochino le cose, e considerare il sorbetto come un dolce di frutta, cosa che in realtà è davvero, senza considerare la presenza di ghiaccio.
Ma potrebbe accadere che il lettore non voglia rinunciare alla delizia di un buon vino accompagnato da un dissetante sorbetto, quindi avventuriamoci.
Il sorbetto nella tradizione
Nell’antico Impero Romano, si narra che Nerone si facesse trasportare fino a Roma, il ghiaccio prelevato dalle montagne dell’Appennino, e lo facesse servire con ogni tipo di frutta, durante le sue lunghe libagioni. Lo chiamiamo sorbetto, magari senza riflettere, ma in effetti il verbo sorbire, deriva proprio da un verbo latino, sorbere; qualcuno invece lega questo appellativo alla lingua araba, con il termine sherbet, ma gli arabi in realtà hanno conosciuto il ghiaccio, soltanto dopo aver conquistato la Sicilia, famosa per i suoi sorbetti, e dunque… chi sarà stato il primo? Fatto sta che nella tradizione araba, in particolare nel ricettario del 1226, “Kitab al Tabikh“, sono già riportate alcune riette di sherbeth, con vari tipi di frutta.
Nel 1686, a Parigi, fu un cuoco di Palermo a confezionare e vendere i primi sorbetti, utilizzando la neve che si faceva portare dall’Etna, si chiamava Francesco Procopio dei Coltelli.
Proprietà del sorbetto
Visto e considerato che la maggior parte dei sorbetti in circolazione riguardano gli agrumi, il sorbetto ne rispecchia le qualità, sicuramente antidepressivi, ricchi di vitamina C, quindi antiossidanti, aiutano a resistere alle infezioni, a mantenere integre le ossa, facilitano la digestione, eliminano le tossine dal circolo sanguigno.
Come preparare un buon sorbetto
Ci sono due procedure per ottenere un buon sorbetto, anche se non si possiede una gelatiera, nel qual caso sapreste già come realizzarlo.
Dunque, la prima variante prevede l’utilizzo di un albume d’uovo, il quale va sbattutto con forza, meglio se con l’aiuto di uno sbattitore elettrico, fino a diventare bianco e fermo; all’albume deve essere amalgamato il limone o l’arancio o il tipo di frutta preferito, ridotto a sciroppo con l’aggiunta di acqua e zucchero.
Si mescola tutto insieme e si mette in freezer; ogni quindici minuti, occorre tirare fuori il composto e mescolare con energia, fino a che non si ottiene il tipo di consistenza desiderata.
La seconda variante invece, prevede il congelamento della polpa del frutto, ridotto in piccoli pezzetti, anche con l’aiuto della vaschetta del ghiaccio; i cubetti così congelati, vanno poi tritati finemente in un tritatutto o nel frullatore, anche con l’aggiunta di panna fresca, se gradita.
Abbinamento vino e sorbetto
Considerandolo un dolce a base di frutta, potremo accompagnare il sorbetto ad un vino spumante, ad un vino dolce, ad un moscato; ad esempio un buon candidato potrebbe essere il Recioto di Soave, o di Valpolicella, dal sapore pieno, delicato, amabile e dolce, e dal profumo vinoso ed armonico.
Un’altra possibilità piuttosto affascinante è data dal Moscato di Pantelleria, ottenuto da vitigni di Zibibbo, nella provincia di Trapani; colore dorato o ambrato, profumo aromatico intenso, sapore dolce e caratteristico, che sposa bene il profumo del limone e dell’arancio, della stessa terra di Sicilia.