Le componenti utili alla realizzazione di un buon vino sono veramente svariate. Tra queste, è buono sapere che un buon vino è il frutto di una dose esatta di acqua utile all’irrigazione dei campi. Non di rado, anche la natura che conosce perfettamente le sue regole e le asseconda, può elargire più di quanto non sia necessario.
Nel corso del tempo le condizioni climatiche hanno subito importanti e continue variazioni, che non si fermeranno e che tenderanno ad evolversi in futuro. Come intervenire da mediatore fra la natura e la possibilità di continuare a creare un certo tipo di vino? La risposta risiede nella tecnologia. Essa, come abile compagna, entrando nei vigneti darà alle campagne la quantità di acqua di cui necessitano.
Il progetto
In quest’ottica, problematiche come siccità o precipitazioni troppo abbondanti non recano alcuna interferenza col lavoro. Sarà Ga-vino il nostro salvatore! Si tratta di un progetto coordinato da Costantino Sirca, ricercatore del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, messo in moto a partire da un incontro con altri partner, tra cui alcuni ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Cagliari, dell’Istituto di Biometeorologia del Cnr (Sassari) e di Agris Sardegna, e i responsabili delle aziende vitivinicole regionali che aderiscono all’iniziativa.
Gli obiettivi
La scienza avalla sempre più concretamente l’idea che l’area del bacino del Mediterraneo entrerà nella cerchia delle località maggiormente influenzata dai cambiamenti climatici, con altissime probabilità di eventi estremi quali ondate di calore, piogge intense in certi periodi, siccità. Appare quindi essenziale conoscere e quantificare le esigenze idriche del sistema viticolo per sfruttare e gestire al meglio le risorse disponibili in azienda. Sirca ritiene, così, importante dotarsi di strumenti tecnologici che siano innovativi, in grado di implementare metodologie di agricoltura di precisione, raccogliendo ed elaborando informazioni utili a migliorare efficienza, produttività e sostenibilità aziendale.
Totale appare l’interesse delle aziende verso il progetto, poiché sono in tanti a desiderare il controllo dell’acqua che di conseguenza consente di ridurre i costi per l’uso dell’acqua e quindi i costi di produzione, permettendo la protezione dei vini in un mercato in cui non manca la competizione.
