Volgiamo lo sguardo verso un Paese che fino a qualche tempo fa era famoso per il consumo della birra, mentre oggi ha sviluppato un crescente trend di consumo di whisky. Già proprio così.
Come e’ noto a tutti l’Irlanda e’ il Paese dove il consumo di birra e’ davvero molto alto, ma esaminando alcuni piccoli aspetti del mercato del Paese celtico infatti, possiamo notare come il boom economico e la globalizzazione hanno dato l’opportunità di crescita degli alcolici, tra cui il wisky stesso.
Un po’ di storia
Quando e come gli abitanti irlandesi iniziarono a produrre whisky, in realtà non lo sappiamo. E’ noto a tutti che tale bevande viene distillata in Scozia, in Irlanda ormai da secoli e tantissime sono le ipotesi in merito alla sua origine. Alcuni affermano che fu introdotto nel paese dei monaci missionari di ritorno dall’Irlanda. E’ molto probabile dunque, che l’arte della distillazione sia stata introdotta nel medioevo, ma in realtà non sappiamo qual e’ il suo paese d’origine
Ma cos’e’ il whisky?
E’ un’acquavite che nasce dalla distillazione di mosto di segale, orzo, malto, frumento. In pratica, tramite la prima distillazione si estrae l’alcool etilico da una birra a bassa gradazione e in un secondo momento si lavora questo distillato con una seconda distillazione, si fa affinare in botte per poi essere imbottigliato.
I principali paesi che distillano il whisky sono i seguenti: Scozia, Irlanda, Stati Uniti d’America, Giappone, Nuova Zelanda, Canada, Australia. Ogni paese ha un proprio metodo di distillazione e utilizza ingredienti base differenti.
Qual e’ la differenza tra i whisky irlandesi e quelli scozzesi?
La Scozia e l’Irlanda sono i principali Paesi produttori di whisky al mondo. Infatti tra i due paesi c’e’ una guerra che dura da secoli oramai, per stabilire la paternità del distillato che entrambi tendono ad attribuirsi.
Tuttavia nonostante i due prodotti abbiano le stesse origini, sono diversi tra di loro non soltanto dal punto di vista della produzione ma anche per quanto riguarda la lavorazione delle materie prime, e il numero di distillazioni che vengono eseguite sull’acquavite.
Pertanto i whisky scozzesi hanno un sapore più intenso e torbato, mentre quelli irlandesi si rivelano un po’ più delicati, e conservano maggiori sentori di cereali.
Ma un’altra differenziazione e’ data dal numero delle distillazioni come accennato precedentemente. I whisky irlandesi subiscono tre processi di distillazione, mentre quelli scozzesi due. Ed ecco che le caratteristiche organolettiche delle due bevande si differenziano di gran lunga.
il risultato della tripla distillazione e’ un prodotto caratterizzato da un gusto morbido e più delicato. Viene distillato tre volte per il semplice fatto che utilizza orzo non maltato a differenza di quello scozzese.
Whisky irlandesi
Connemara Peated Single Malt
Fa parte di una gamma di whisky Single Malt. Generalmente l’Irlanda non e’ un paese che produce whisky torbati, ma in questo caso, con questo prodotto e’ riuscita a conquistare i palati anche quelli più esigenti.
Bushmills whisky
Si può trovare in tantissime versioni. Si tratta di un whisky di malto invecchiato in botti di sherry e bourbon. In bocca lascia un sapore vellutato con note fruttate. Il finale e’ persistente e liscio.
Greenore Single Grain Whiskey
Whisky single di grano, l’unico di grano che viene prodotto in Irlanda. Non e’ facile reperirlo, poiche’ le quantità sono limitate. Greenoreha vinto anche il Best Whisky nel 2010, una bevanda morbida, con un gusto di mais dolce, con sentori di bourbon.