Si dice spesso dire “le dimensioni non contano”, specialmente quando si parla di ambiti intimi (e spesso solo per rincuorare…). Eppure, in materia enologica non c’è retorica o ipocrisia che tenga, almeno a sentire i risultati della ricerca condotta dagli scienziati della Behaviour and Health Research Unit della prestigiosa Università di Cambridge, che hanno sottoposto a un esperimento i frequentatori di un locale, arrivando appunto alla conclusione che le misure del bicchiere di vino possono fare la differenza.
Bicchiere più grande chiama più vino
Sintetizzando all’estremo la ricerca, è stato verificato che quando il calice di vino è più grande, le persone tendono a bere di più anche se la quantità di liquido versato resta la stessa; in particolare, i consumi di alcool aumento del 10 per cento circa in una situazione del genere. Secondo gli studiosi, questo potrebbe derivare dal fatto che non vedendo il bicchiere così grande riempito del tutto, il cliente ha la sensazione di bere poco, e come conseguenza beve in maniera più veloce ed è più tentato a ordinare altro vino.
Il test a Cambridge
Il team dell’Università ha effettuato questa indagine presso il “The Pint Shop” a Cambridge per oltre 100 giorni, durante il periodo che va da metà marzo a inizio luglio 2015; il locale è suddiviso in due aree, quella da bar e quella da ristorante, dove si vendeva vino, in porzioni da 125 o 175 millilitri, servito in bicchieri standard da 300 ml. Ogni due settimane, i proprietari dei locali hanno cambiato la taglia dei bicchieri, alternando quelli a dimensione standard con quelli di capienza minore (250 ml) o maggiore (370 m), per studiare gli eventuali effetti sui consumatori.
I risultati della prova
Ebbene, il risultato finale è stato quello che abbiamo descritto in precedenza, con un incremento di circa il 10 per cento dei consumi in bicchieri di taglia “large” rispetto ai medi; in particolare, l’aumento maggiore si è riscontrato nella zona del bar (14,4 per cento), mentre al ristorante si è fermato all’8,2 per cento. Secondo la direttrice della Bhru, bisogna innanzitutto effettuare “più ricerche per confermare il risultato ottenuto”, ma comunque è possibile iniziare a delineare le possibili applicazioni pratiche di questo “effetto bicchiere”.
Effetto bicchiere per diminuire i consumi
Ad esempio, potrebbe rivelarsi interessante approfondire gli effetti della percezione nel senso opposto, ovvero provare a scoprire se versando vino in bicchieri più piccoli si diminuisce il consumo (e si limitano gli abusi), sfruttando appunto il meccanismo di questa speciale “illusione ottica” che si trasferisce ai sensi del piacere e del gusto. È ancora la direttrice Marteau ad anticipare che, in caso di conferme su questi studi, “si potrebbe pensare di autorizzare la vendita di alcol solo se l’esercizio commerciale utilizza bicchieri al di sotto di una certa taglia”.