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Vini e vinili, un libro svela che gusto hanno i pezzi rock

Musica e vino è un abbinamento classico per tanti appassionati, che si rilassano al suono delle note magiche dei grandi della storia del rock tenendo tra le mani un bicchiere di un buon vino di qualità. Ed è anche l’input che è servito a Maurizio Pratelli per realizzare due libri, dedicati ad accostare alcuni pezzi musicali con alcuni dei principali prodotti della nostra cultura enologica.

I 33 giri di rosso

All’incirca un anno fa è uscito “33 giri di rosso”, libro/guida verso un viaggio in compagnia della musica e del vino d’autore, che mette insieme 33 grandi dischi del rock contemporaneo e del passato con altrettante bottiglie di buon vino rosso, selezionate dal giornalista e wine lover Maurizio Pratelli. In questo doppio elenco di “magnifici 33” ci sono nomi come Johnny Cash, Nick Drake, il premio Nobel Bob Dylan, il compianto Leonard Cohen, e poi ancora Bruce Springsteen, Rolling Stones e Joni Mitchell, ma anche interpreti maggiormente “di nicchia” come Ray LaMontagne, National, Phil Cody, Sodastream e Love, tutti introdotti da una breve recensione e da una scheda biografica dell’artista; dal punto di vista dei prodotti della vigna, invece, ci sono vini come Amarone della Valpolicella, Souches Mères, Schioppettino, Inferno fiamme antiche e Querciola della Maremma Toscana.

Gli abbinamenti tra musica e vino

Soltanto per fare qualche esempio più concreto, secondo Pratelli il vino ideale da gustare mentre si ascolta un classico come “Blue” di Joni Mitchell è il Granato delle cantine di Elisabetta Foradori in Trentino, definito “elegante, morbido, profumato, che si offre con la stessa semplicità di un cesto di frutti di bosco”. Invece, per il pezzo “Bryter Layter” del grande Nick Drake bisogna orientarsi su una bottiglia di Cannonau Tenores delle tenute Dettori in Sardegna, perché “espressione di eleganza e potenza”.

Dal rosso al bianco

Dopo il successo di questo primo volume, il giornalista lombardo ha di recente dato alle stampe un nuovo lavoro dedicato a questo accoppiamento tra le sue passioni. Questa volta, però, il libro si chiama “Vini e vinili, 45 giri di bianco”, scritto a quattro mani con Chiara Meattelli (giornalista e fotografa freelance, nonché corista per gruppi post punk britannici), ed è appunto dedicato al rapporto tra l’energia del rock inglese e quella sprigionata dal vino bianco.

Quarantacinque canzoni al gusto del bianco

Nel suo nuovo libro, Pratelli ha selezionato 45 canzoni che hanno segnato in modo indelebile un’epoca, abbinandole ad altrettante etichette di vignaioli che ne accompagnano l’ascolto e rendono perfetta una serata per chi ama farsi rapire dalla musica sorseggiando un calice di bianco. Tra le pagine, ad esempio, compaiono le schede di Michael Kiwanuka o dei Fat White Family, che si alternano a quelle dedicate a David Bowie, ai Clash o ai Sex Pistols, mentre tra i vini citiamo solo l’Harmoge Prima Terra.

Un modo interessante sia per aumentare la nostra conoscenza musicale, approfittando della lettura per sperimentare ascolti inediti, sia per apprezzare il gusto di tanti vini rossi e bianchi di qualità, da sorseggiare in tranquillità in una serata dedicata alle nostre passioni.

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