La storia
Nel 1868 Elvine Ritter de Zahony, di fede protestante, e Theodor Karl Leopold Anton de la Tour Voivrè, esponente di un’antica e nobile famiglia francese di religione cattolica, si sposano. Agli sposi il padre Giulio Ettore Ritter de Záhony regala il consistente appezzamento terriero di Russiz nel cuore del Collio Goriziano. Theodor, esperto perito agrario e viticoltore, coglie le potenzialità del territorio particolarmente vocato all’enologia: elabora studi innovativi e metodiche pioneristiche, come l’introduzione di varietà di viti francesi. La leggenda vuole che il conte trasporti le barbatelle in grandi mazzi di fiori da regalare alla moglie. Theodor riesce a trasformare Villa Russiz in un’azienda vitivinicola all’avanguardia. I suoi vini vengono degustati e apprezzati dai Reali d’Europa e alla corte degli Zar.
Durante la Grande Guerra, Villa Russiz viene trasformata in ospedale militare nel primo retrovia del fronte italiano. Qui opera come crocerossina la contessa Adele Cerruti. Al termine del conflitto, Adele usa il suo prestigio e le sue conoscenze per favorire il passaggio dell’istituto e della tenuta all’Italia, contribuendo alla ricostruzione dell’azienda agricola dopo la distruzione bellica.
Il territorio
Il Collio è uno spicchio di Friuli Venezia Giulia all’estremo confine nord-orientale che comprende le colline a nord della provincia di Gorizia, fino al confine con la Slovenia. Il clima è dolce e temperato, perché il freddo vento del Nord viene mitigato dalle Alpi Giulie e si intreccia con le brezze marine che provengono dal vicino Mare Adriatico: si realizza così una condizione ambientale del tutto particolare, un vero e proprio microclima, che rende questo territorio straordinariamente vocato per la viticoltura.
La ponca
La zona DOC Collio, con i suoi circa 1500 ettari a vigneto, è infatti ormai sinonimo a livello internazionale di eccellenza enoica. La vera peculiarità del Collio è infatti nella composizione del sottosuolo (denominato “ponca”) caratterizzato dalla presenza di un complesso sedimentario particolarmente ricco di minerali – il “Flysch” -, formato da profonde stratificazioni sedimentarie di arenarie e marne d’antica origine eocenica, generate dal sollevamento di fondali marini. Dotata di un ph molto alto, alcalino, la “ponca” è ricca di carbonato di calcio che funge da collante al sedimento vero e proprio di natura prevalentemente silicea.
Una volta sciolto nel suolo il carbonato di calcio, di facile assorbimento da parte delle radici della vite, influenza la costituzione minerale e organica delle bacche che determina poi le caratteristiche aromatiche dell’uva e la sapidità del vino. Nella zona DOC Collio le vigne sono coltivate su dolci colline, tra i 100 e i 350 metri d’altitudine: l’ottima esposizione e le escursioni termiche tra il giorno e la notte creano le condizioni ideali per una perfetta maturazione delle uve caratterizzate da aromi intensi.
I vigneti
La tenuta della Fondazione Villa Russiz si estende per 45 ettari di vigneti Doc Collio, adagiati tra morbidi colli e aspri gradoni. Le vigne sono a dimora in posizioni privilegiate, come individuate già dal fondatore Theodor de La Tour. E oggi l’opera paziente e scrupolosa degli enologi e viticoltori di Villa Russiz risiede in un percorso equilibrato tra salvaguardia e valorizzazione della specificità di eccellenza di ogni singola varietà. La sapienza del vignaiolo si esalta così nel governare l’esposizione delle superfici vitate, nell’adattare le colture in funzione dell’andamento climatico e microclimatico, nell’imporre un metodo rigoroso di coltivazione con numero massimo di ceppi tra i 4.500 e 6.000: una sapienza che è duro e appassionato mestiere quotidiano, per generare vini DOC Collio e IGT Venezia Giulia, definendo uno standard di alta qualità a livello internazionale.
La casa famiglia
La Fondazione Villa Russiz accoglie minori in difficoltà nella Casa Elvine. L’accoglienza di tipo familiare e la proposta formativa hanno come punto di partenza la situazione concreta dei Minori ospiti e lo sviluppo del loro progetto educativo in accordo con i Servizi Sociali Territoriali di Base o le Aziende Sanitarie competenti. Un’opera iniziata nel 1894, Elvine che fonda Russiz, una scuola evangelica una scuola evangelica a favore dei più poveri, ammettendo anche le bambine cattoliche, in tempi in cui la scuola elementare era solo maschile. La profonda dedizione personale di Elvine viene riconosciuta negli anni successivi, che vedono l’ampliamento delle attività scolastiche, sociali e assistenziali: un asilo fröbeliano, una scuola serale una di musica ed un gabinetto di lettura.
Alla morte di Elvine nel 1916, nel pieno imperversare della Grande Guerra, Villa Russiz diventa lazzaretto e ospedale militare nel primo retrovia del fronte italiano. Qui opera come crocerossina la contessa Adele Cerruti che assume ben presto questo luogo come propria grande missione di vita: contribuendo in modo decisivo, da una parte, alla ricostruzione vita: dell’azienda agricola dopo la distruzione bellica; e, dall’altra, raccogliendo e portando avanti tutta l’eredità morale e l’opera caritatevole di Elvine.
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