In questi caldi giorni estivi che ne dite di una torta fredda allo yogurt con fichi e noci? Non dovrete accendere neanche il forno perchè la torta va in frigorifero e potrete guarnirla coi frutti che preferite o avete a disposizione.
Lo yogurt è un alimento ad alta densità probiotica, ricco cioè di fermenti capaci di sopravvivere e riprodursi nel tratto gastro intestinale, contribuendo al benessere dell’organismo perché disintossicante ed antifiammatorio delle mucose intestinali e partecipa al ripristino della sua microflora batterica.
Pare che queste proprietà terapeutiche non siano scoperte recenti, ma che già nel 1542 sia stata documentata una prescrizione di yogurt al re di Francia. La parola yogurt deriva dal turco (yogurmak che significa addensare) e proprio un medico turco venne interpellato per trovare una cura ad un serio problema gastroenterico di Francesco I in quegli anni. La notizia dei benefici di un prodotto così semplice da realizzare permise allo yogurt di diffondersi in Europa.
Pronti? Cominciamo con la ricetta e scopriamo con quale vino accompagnarla.
Ingredienti:
Per la base:
- 300 g di biscotti Digestive
- 190 g di burro fuso
- 40 g di zucchero di canna
Per la crema allo yogurt:
- 16 g di gelatina in foglia
- 40 g di latte intero
- 350 g di panna fresca (fredda da frigorifero)
- 40 g di zucchero a velo
- 750 g di yogurt bianco cremoso
Per la guarnizione:
- 10 fichi neri freschi
- 40 g di gherigli di noce
Preparazione:
- Frullate i biscotti nel mixer fino ad ottenere la consistenza della sabbia.
- Prendere una ciotola versateci i biscotti frullati e unite lo zucchero di canna ed il burro fuso. Amalgamate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.
- Prendete una tortiera con cerchio apribile del diametro di 22 cm (se il diametro è più piccolo la torta sarà più alta, se il diametro è maggiore la torta sarà più bassa), imburratela e rivestitela di carta forno.
- Versateci il composto di biscotti, zucchero di canna e burro e, con l’aiuto di un cucchiaio, livellate il composto.
- Mettete in frigorifero la tortiera per almeno 1 ora (30 minuti se la mettete in freezer).
- Ammollate i fogli di gelatina per circa 10 minuti.
- In una ciotola mettete la panna fredda da frigo (meglio se anche la ciotola è fredda da frigorifero) e con le fruste elettriche cominciate a montare la panna. Quando la panna è semi montata aggiungete lo zucchero a velo e continuate a montare fino a che il composto risulti bello spumoso.
- Mettete sul fuoco un pentolino con il latte e fatelo scaldare (non è necessario che raggiunta il bollore).
- Aggiungete i fogli di gelatina strizzati e aggiungeteli al latte caldo e fateli amalgamare per bene a fuoco spento.
- In una ciotola versate lo yogurt, il latte e i fogli di gelatina, amalgamate bene con l’aiuto di un leccapentole.
- Aggiungete la panna montata con lo zucchero a velo un po’ alla volta facendo un movimento dal basso verso l’alto cercando di inglobare ossigeno.
- Prendete dal frigorifero la base, quindi versateci il composto di panna, yogurt, zucchero velo, latte, gelatina in fogli. Livellatelo con un leccapentole.
- Rimettete in frigorifero per 4-5 ore.
- Una volta trascorso questo tempo prendete un tagliere e tagliate in quarti i fichi ed i gherigli di noce tritati grossolanamente, quindi distribuiteli sopra la torta. Servite in tavola.
Qual è il vino in abbinamento?
Il vino in abbinamento è un Verduzzo Friulano, vino bianco dal colore giallo dorato intenso, dal profumo fruttato con sentori di spezie, frutta candita e vaniglia, al palato risulta dolce ma non stucchevole e soprattutto fresco e minerale, intenso.
Il verduzzo friulano è un vitigno autoctono e diffuso in Friuli-Venezia Giulia soprattutto nelle zone collinari, dal quale si ottiene un vino dal colore giallo paglierino intenso tendente al dorato o dorato, con profumo intenso e fruttato. All’esame gustativo è un vino di corpo, che può essere secco o dolce, ma sempre piacevolmente disposto su spiccata morbidezza, con adeguato equilibrio tra freschezza e sensazioni pseudocaloriche.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.