Oggi ci occuperemo di analizzare il lavoro compiuto dall’azienda Sandhi Wines che deve la qualità dei suoi prodotti alla collaborazione tra Rajat Parr, sapiente selezionatore di vini per la prestigiosa catena di ristoranti Michael Mina Restaurants, e l’enologo Sashi Moorman.
Sandhi Wines
L’impegno di Sandhi si sintetizza nella ricerca dell’essenza della produzione vinicola: il connubio tra uomo, terra e vite. Questa triplice partecipazione è necessaria per realizzare grandi vini in una relazione che si sposa nel terroir della Contea di Santa Barbara tra filari di Chardonnay e Pinot Nero.
Sandhi si dedica alla produzione di vini bilanciati, di ottima struttura e dalla raffinata acidità e mineralità. Vini per palati esperti capaci di apprezzarne le sfumature e l’equilibrio, equilibrio che l’azienda ha trovato assaggiando i frutti delle colline di Santa Rita, vigneti leggendari che crescono da terreni argillosi e sabbie di diatomee, sottoposti a temperature fredde ed esposizioni ventose.
La vinificazione
Dal grappolo alla bottiglia l’attenzione di Sandhi nel conservare la vitalità e la freschezza di queste uve è massima, tutti i vini prodotti sono fermentati utilizzando lieviti naturali e non vengono inquinati da aggiunte di acqua, zuccheri, enzimi o agenti acidificanti.
In particolare gli Chardonnay vengono fermentati attraverso la tecnica malolattica in assenza di fecce le quali non vengono riutilizzate in sospensione neanche successivamente. La pressatura di queste uve avviene lentamente così da non disperderne le fresche note floreali.
Tutti i Pinot Noir sono fermentati a grappolo intero, questa scelta permette a Sandhi di mantenere tutte le note olfattive di questo vitigno e di ottenere una texture più complessa rispetto a prodotti fermentati diversamente.