Le terre della Val d’Adige, nei pressi di Terlano, hanno un’antica tradizione nel campo della viticoltura. Nelle vicinanze di Greis, San Mauizio e Settequercie, sono stati rinvenuti reperti d’insediamenti databili al V secolo a. C. Risalgono alla successiva età del ferro alcuni utensili per la potatura della vite e il ritrovamento di molti vinaccioli, che testimoniano come la coltivazione della vite fossa già presente. Se queste sono le origini più antiche della viticoltura nell’ alta Val d’Adige, la Cantina di Terlano, nasce nel 1893.
La Storia
A quei tempi, l’agricoltura era dominata dall’odioso sistema del latifondo, che riservava a pochi i privilegi e i guadagni legati all’agricoltura. Proprio per contrastare questo iniquo ordine economico e sociale, 24 piccoli viticoltori di Terlano decisero di riunire le loro forze e di fondare la Cantina Sociale di Terlano. I vitigni coltivati nel territorio erano quasi tutti stati importati dalla Francia e dalla Germania, Nazioni enologicamente molto più avanzate dell’Italia di fine ‘800. Nonostante in Alto Adige si producessero soprattutto vini rossi (i bianchi rappresentavano solo il 20% del totale) il territorio di Terlano si dimostrò da subito maggiormente vocato per la coltivazione dei vitigni a bacca bianca, che ancora oggi rappresentano circa il 70% degli impianti. Attualmente, i 143 soci coltivano una superficie complessiva di 165 ettari, tutti situati nelle zone più vocate, sui versanti costituiti dai porfidi rossi del monte Zoccolo.
Le vigne si trovano su terrazzamenti soleggiati e le radici affondano nelle terre composte da disfacimento di rocce porfiriche, stratificazioni di antiche lave, lapilli, pietre quarzifere e feldspati. Un terreno denso di scheletro, sabbie, molto drenante e straordinariamente ricco di minerali di varia natura. Anche il clima è particolarmente favorevole per la viticoltura. La catena delle Alpi protegge dai venti freddi provenienti da nord. Le belle esposizioni sui versanti esposti a mezzogiorno, a un’altitudine tra i 300 e i 900 metri, garantiscono una perfetta insolazione ed elevate escursioni termiche tra il giorno la notte, che favoriscono la maturazione di uve ricche di profumi e aromi. I vigneti a bacca bianca sono coltivati nelle zone più alte e fresche e donano uve così ricche e concentrate da permettere la produzione di bianchi di buon corpo, destinati a un lungo invecchiamento. Una delle caratteristiche dei vini della Cantina di Terlano è infatti il lungo affinamento, in modo che possano raggiungere il massimo della maturità prima di essere messi in commercio.
La produzione di vini bianchi longevi è una delle peculiarità della Cantina di Terlano, particolarmente apprezzata dagli appassionati. Tutto ciò è possibile grazie una fortunata serie di fattori concomitanti, che garantiscono la naturale longevità: viti vecchie che producono con basse rese e alta qualità, terreni ricchi di minerali, vendemmie accurate dei soli migliori grappoli, spiccata acidità di base delle uve. La tecnica di vinificazione è improntata a far emergere soprattutto aromi secondari e terziari, privilegiando le note d’evoluzione sulla fragranza immediata e fruttata. Un risultato ottenuto con fermentazioni e affinamento in legno “sur lie”, teso ad arricchire il bouquet di complessità e profondità espressiva.
E’ un vino di grande carattere, che nasce da un sapiente blend di vitigni storicamente coltivati a Terlano: pinot bianco (60%), chardonnay (30%) e sauvignon blanc (10%). Si tratta di un’etichetta dedicata a chi ama i bianchi importanti, strutturati, aromaticamente complessi e longevi. Dopo la vendemmia manuale, si procede a una pigiatura delicata per estrarre solo il mosto fiore. La fermentazione viene avviata in botti di legno da 30 hl e la malolattica è svolta solo da pinot blanc e chardonnay. I vini proseguono poi il loro affinamento “sur lie” in botti grandi e tonneaux per 12 mesi, prima di essere assemblati e poi imbottigliati. Il Terlano Nova Domus Riserva ha un colore giallo chiaro brillante. Il quadro olfattivo e di grande eleganza e complessità, con profumi che spaziano dagli aromi fruttati, alle spezie, alle erbe officinali, con nuances di mentuccia, anice e sentori di pietra focaia. Al palato ha un buon corpo, bouquet avvolgente, ampio, con bella freschezza e chiusura sapida. Il finale e lungo e persistente. Per la sua struttura, è un vino che a tavola trova i migliori abbinamenti con menù di pesce saporiti e importanti o con carni bianche, anche arrosto o allo spiedo.
Gli altri vini della Cantina di Terlano
Alto Adige Muller Thurgau 2014