Si registra una crescita significativa delle vendite degli spumanti e delle bottiglie di vino a denominazione d’origine. Il vino biologico continua il suo percorso di uscita dalla nicchia di mercato. Una flessione la registrano i vini nei brik di cartone e in tutti i formati che non siano la bottiglia da 75cl. Queste sono le anticipazioni della ricerca sull’andamento del mercato del vino nella Gdo (la Grande distribuzione) nel 2016. La ricerca è stata svolta dall’IRI, l’istituto di ricerca e sarà presentata a Vinitaly dal 9 al 12 aprile a Verona.
I dati della Gdo nel 2016
La Grande distribuzione si conferma il canale di vendita più grande del mercato vinicolo con 505 milioni di litri venduti nel 2016 per un valore di un miliardo e mezzo di euro. In un anno come il 2016 di diminuzione dei consumi familiari, il mercato italiano del vino non è in calo, anzi. Ciò è testimoniato anche dalle vendite nei supermercati. I vini a denominazione d’origine aumentano del 2,7% in volume e del 4,4% in valore, con 224 milioni di litri venduti, continuando a registrare un trend già positivo nel 2015 (+1,9%).
Gli Spumanti hanno nel 2016 una crescita di oltre il 7% con 54 milioni di litri venduti, superando il già ottimo risultato del 2015.
“La crescita degli spumanti riflette una destagionalizzazione delle vendite di bollicine conseguenza di un crescente uso nel consumo quotidiano – ha sottolineato Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI – Tale aspetto ci permette di dedurre che lo spumante attira nuovi consumatori e potrebbe rappresentare una tendenza di rottura nelle tradizionali abitudini del bere italiano”.
I vini biologici fanno registrare una crescita enorme per un mercato ancora giovane, soprattutto nella Grande distribuzione: +25,7% in volume con 2 milioni e mezzo di litri venduti.
“I primi dati sul mercato del vino nella Grande Distribuzione confermano la ripresa del mercato interno del vino in Italia – ha reso noto Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere -. I consumatori cercano sugli scaffali sempre più il vino di qualità, con un conseguente aumento dei prezzi medi. E’ un processo che e’ sempre stato sostenuto da Vinitaly che da 13 anni organizza e promuove l’incontro tra cantine e Grande distribuzione in convegni e incontri B2B”.
I valori del vino
I valori del vino venduto continuano a salire anche se le promozioni rimangano ferme al 50% da due anni. Le bottiglie a denominazione hanno un prezzo medio di poco inferiore ai 5 euro. Un anno nefasto per la vendita del vino in Brik e si registra anche un crollo per gli altri formati: – 8,6% per il vino confezionato da 0,76 a 2 litri e – 9,7% per formati diversi da questi. Tra i formati differenti dalla bottiglia da 75cl rimane solido solo il Bag in Box con 12 milioni di litri venduti.
Sul podio dei vini più venduti d’Italia si piazzano tre vini molto noti nel Paese: Lambrusco, Chianti e Montepulciano d’Abruzzo. Registrano un aumento delle vendite anche il Nero d’Avola, il Vermentino, il Muller Thurgau e il Gutturnio.
Tra i vini “emergenti” ossia con un’alta progressione di vendita a volume sono sul podio: Ribolla Gialla, Passerina e Valpolicella Ripasso. Si conferma la crescita del Pignoletto, del Pecorino e della Passerina e rientrano in classifica il Grillo e il Cannonau.
Il primato del Chianti Docg
Da segnalare infine la crescita dell’8,2% in volume del Chianti Docg che vende quasi 10 milioni di litri con un valore di più di 45 milioni di euro.