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La Slovenia difende il suo vino Teran Doc

A quanto pare la Slovenia ha deciso di citare in giudizio la Commissione Europea, perchè secondo i produttori, ha autorizzato la Croazia ad utilizzare la menzione Teran per etichettare i vini prodotti utilizzando la varietà di vite omonima, in maniera troppo veloce.

Il Ministro sloveno ha ricordato che la Teran è un vitigno a bacca rossa, coltivata nell’Adriatico settentrionale, in particolare in alcune zone del Friuli Venezia Giulia e nell’Emilia Romagna per ottenere vini a denominazione Carso e Cagnina di Romagna.

Si tratta una delle uve più importanti della Slovenia e i produttori soltanto nel 2009 hanno ottenuto la Dop, in particolar modo 4 anni prima che la Croazia entrasse a far parte dell’Unione Europea. Secondo i produttori sloveni, la vendita di un vino croato etichettato come “Teran” dunque, non era consentita nell’UE. Ma all’inizio di questo nuovo anno, è stato emesso un nuovo regolamento, secondo il quale i produttori croati dell’Istria, oggi, possono utilizzare il nome di quest’uva in etichetta. Insomma una doccia fredda per la Slovenia la quale ha cercato di opporsi affinchè ciò non accadesse.

Ma la questione non ha trovato definizione all’interno della Commissione Europea che a quanto sembra, abbia lasciato senza prosieguo le proteste della Slovenia.

Un grande danno per gli sloveni

Tuttavia bisogna fare una piccola considerazione: la Croazia quando è entrata a far parte dell’UE, precisamente il 1° luglio 2013 non aveva chiesto l’inclusione della varietà di uve da vino “Teran”, come aveva fatto invece per le altre varietà Citiamo l’esempio di Alicante Bouschet”, “Borgonja” e “Frankovka”, per le quali aveva ottenuto esenzioni per l’uso di tali nomi.

Oggi la Slovenia lamenta il fatto che la Croazia volendo utilizzare tardivamente la dicitura “Teran” per etichettare i suoi vini, possa creare un grave danno ai viticoltori sloveni. Il riconoscimento concesso potrebbe destare confusione tra i consumatori, poiché non saranno in grado di fare una distinzione tra il vino Teran Dop e il vino croato recante la sola dicitura “Teran”.

Ma la disposizione del regolamento prevede che la dicitura “Teran” venga inserita nello stesso campo visivo ma con un carattere più piccolo in maniera tale che i consumatori riescano a fare la distinzione tra i due vini.

Ma ciò che preoccupa maggiormente i produttori sloveni è la possibilità di indurre in errore ancora di più i consumatori per il semplice fatto che i vini recanti la dicitura “Dop Teran” è commercializzato solo ed esclusivamente sul mercato sloveno così come il vino croato.

Secondo il ministro sloveno tale etichettatura non farà altro che confondere ancora di più i consumatori i quali non riusciranno a distinguere i vini di qualità dagli altri presenti in commercio.

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