Non tutti sono stupiti del fatto che la Francia sia riuscita a superare il nostro BelPaese raggiungendo il primo posto nell’export del vino sul mercato americano. Infatti i segnali c’erano ormai da tempo e infatti nel giro di poco tempo la Francia è riuscita ad accaparrarsi il primo posto, scalzando l’Italia che per ben 15 anni è stata il punto di riferimento dell’America nel settore enologico.
Purtroppo il sistema del vino italiano non è riuscito ad arrestare la corsa dei cugini d’oltralpe. Era già da tempo che l’Italia sentiva il fiato sul collo della Francia.
Secondo Silvana Ballotta, Ceo di Business Strategies ed esperta del Made in Italy: “L’Italia perde il primato più ambito e lo perde male, se pensiamo che oggi la Francia è market leader nei primi tre mercati di importazione al mondo, Usa, Gran Bretagna e Cina. Ma fa ancora più male registrare come, in un anno di grande crescita della domanda di vino nel mondo, gli Stati Uniti siano diventati la cartina tornasole della nostra ridotta competitività sui mercati globali, frutto di azioni di marketing e promozione deboli e mai sinergiche”.
Purtroppo alla base ci sono sempre gli stessi problemi, ovvero, da una parte l’incapacità di mettere in atto le strategie che coinvolgono tutti gli attori della viticoltura e d’altra parte invece le pubbliche istituzioni che nonostante le normative vigenti, non danno il giusto contributo alle imprese di potersi esprimere come vogliono, limitando le loro potenzialità. Dunque, secondo Silvana Ballotta, la perdita del primato dei vini italiani in America è dovuto alla combinazione di questi due fattori.
Ecco nel dettaglio i numeri
Nel dettaglio la corsa di Parigi negli Stati Uniti d’America fissa la performance in valore nei primi 9 mesi di quest’anno a +18,8%, dunque, 6 volte di più dell’incremento italiano. Il BelPaese vede così diminuire le quote di mercato rispetto al 2016, in particolar modo per l’effetto della stagnazione dei vini fermi imbottigliati dove rimane market leader ma guadagna in valore soltanto l’1,6% contro il +21,4% francese.
Curiosità americana
Secondo Ettore Nicoletto, ad del gruppo Santa Margherita, specialista del mercato Usa con una società di distribuzione propria, gli americani hanno la curiosità di esplorare nuovi sapori e l’Italia, pur disponendo di un patrimonio maggiore rispetto ai cugini d’oltralpe, possiede un’offerta stanca e complessa spesso caratterizzata da prezzi medio bassi.
Infatti il prezzo medio del vino francese è di 9,7€ al litro contro i 4,9€ dei vini italiani. Ma il problema non riguarda soltanto il prezzo di mercato, Nicoletto ancora una volta sottolinea l’importanza della promozione. Purtroppo le imprese italiane, come ribadito più volte non dispongono di fondi europei per la promozione.