La Calabria, punta dello scarpone italico, è una delle regioni italiane che vanta un’antichissima storia. Scavi archeologici hanno dimostrato che la Calabria era già abitata ben 700.000 AC.
Il periodo storico più interessante dal punto di vista storico per la Calabria risale circa al 3500AC, quando iniziò ad essere realmente colonizzata, e successivamente quando divenne una colonia stabile Greca.
Nel 300 AC circa la regione venne assoggettata al dominio Romano. I Romani si integrarono perfettamente al luogo e il loro dominio durò incontrastato fino all’ 800 DC. La regione ha visto anche un forte afflusso da parte dei Bizantini, che si riflette in gran parte sulla cultura antica e l’architettura locale. probabilmente proprio in questo periodo la coltivazioni di vitigni per la produzione locale di vino si diffuse in Calabria.
La Calabria offre un ottimo clima e dei terreni fertili. La regione offre in particolare un ottimo vino rosso italiano chiamato Librandi.
La Librandi è famosa soprattutto per l’innovazione del suo prodotto. Fin dagli anni ’80 la Librandi si è distinta per la ricerca di un nuovo prodotto, per ottenere il meglio dal vino prodotto in Calabria.
Il 1980 è stato un periodo di espansione internazionale e di collaborazione, il gruppo ha indirizzato i suoi sforzi nel miglioramento dei vitigni locali. Il duro lavoro e la volontà di migliorare il vino prodotto ha fatto si che il vino Librandi prodotto sia di ottima qualità e che la sua reputazione continui a migliorare di giorno in giorno. L’uva calabrese è stata rivalutata e utilizzata per la produzione di ottimo vino rosso, a discapito di altre uve non tipiche del luogo.
L’azzienda si è saputa distinguere soprattutto per aver rivalutato e supportato il vino locale, migliorandone la qualità e gli standard di produzione.
Librandi ha coltivato e rivalutato uve come la Duce Sanfelice, Arvino e Pecorello. L’uso di questi vitigni autoctoni ha portato a un ottimo prodotto, senza alterare la tradizione locale e il gusto caratteristico dei vini calabresi.
L’origine del vino
In passato l’uva Gaglioppo non era più cos’ diffusa. Fino al 1988 la produzione di vino fu alquanto limitata. Si ricorse quindi per lungo tempo al Cabernet Sauvignon da inserire nella produzione di vino fino alla quantità del 60%.
Il Cabernet Sauvignon, una delle uve da vino rosso più diffusa in tutta la penisola, fornisce una struttura profonda per completare i sapori dell’uva Gaglioppo e ha permesso al vino di acquisire un certo grado di importanza durante l’espansione degli anni 1980.
Attualmente la Librandi conta 42 produttori locali associati, tutti nell’area produzione DOC. Il vino prodotto rispetta quindi le regole imposte dall’associazione e la qualità e autenticità del vino prodotto è granita dal marchio DOC.
Consigli per il consumo
Ogni vino rosso prodotto dalla Librandi ha delle caratteristiche differenti, ma in generale possiamo dire che ha il caratteristico sapore delle terre calabresi: si abbina quindi perfettamente con dei piatti a base di carne particolarmente saporiti, come il capretto, l’agnello, secondi in umido o stufati.
Il vino va servito fresco, a una temperatura intorno ai 17°C, in modo da poterne assaporare appieno gli odori e i particolari aromi.