É recente la notizia secondo la quale il gruppo Bacardi, con oltre cinque miliardi di dollari, acquisisce tutta la Patron Spirits International. Il mercato della tequila vive, così un’importante transizione di mercato con grossi risultati finanziari.
Il noto gruppo per la produzione di rum Bacardi, che già deteneva il 25% dal 2008 sul marchio, ha acquistato tutta la Patron (in quanto proprietaria dell’omonimo marchio di tequila) attenendosi ad una spesa di circa 5,1 miliardi di dollari. La sfida è sicuramente allettante e mira ad un preciso impegno, quello cioè di aumentare il gruppo di alcolici, a partire dalla già ampliamente presente caratterizzazione del rum, con la vodka Eristoff e Grey Goose e il vermouth italiano Martini, all’interno di un marchio dalla forza della Patron, con un’esperienza alle spalle di 25 anni, che si predispone e configura come punto di riferimento nell’ambito del mercato americano della tequila premium con circa 1,6 miliardi di dollari di ricavi nel 2016.
Questa transizione che vede coinvolte Patron e Bacardi testimonia la concretezza di un mercato che cresce in maniera costante mediante una serie di operazioni mirate al miglioramento e alla qualità. Le ultime statistiche, infatti, mettono in evidenzia una crescita del 65% dell’acquavite di agave nel mondo, nei soli 10 anni compresi tra il 2005 e il 2015, soprattutto sotto l’influsso di acquirenti di giovane età.
La tequila, nel 2016, ha dimostrato la propria capacità di vincere la tendenza globale relativa al calo alcolico, attraverso un fatturato che mostra un aumento addirittura del +5,2%, chiaramente in opposizione al mercato generale di alcolici, invece, in calata.
Negli ultimi mesi, inoltre, la tequila ultra premium Casamigos, la cui fama è da rintracciare nel nome di George Clooney, suo inventore non poco noto alle pubblico e ad altri suoi amici imprenditori e immobiliaristi, pare sia stata venduta al colosso diageo per l’intera e importante cifra di un miliardo di dollari.