Il gin nel XVII e nel XVIII secolo divenne alquanto costoso, e nei territori della Gran Bretagna (in cui l’uva non cresceva) si tentò di sperimentare, con scarso successo, il distillato utilizzando le mele, ma si ottennero dei prodotti di pessimo sapore, che né impedirono la diffusione di massa. I cereali, d’altra parte, erano impiegati per tutt’altra produzione.
XVII° secolo
I distillati britannici ebbero una risalita con l’ascesa al trono inglese di Guglielmo d’Orange, nel 1689. In quegli anni era di moda essere olandesi, così anche il genever (gin) diventò di moda. Per poter incassare le accise Guglielmo permise di produrre i distillati, perché il suo unico pensiero erano le tasse e le entrate. I distillati francesi vennero banditi, perché tutto ciò che era francese era considerato fuori moda e levava fette di mercato alle produzioni locali.
e il XVIII° secolo
Il gin craze (mania del gin) dilagò nel Settecento e regolamentò un settore fatto per riempire le casse della Corona. Nel 1729 il Gin Act impose ai rivenditori una licenza annuale di 20 sterline oltre ad una tassa per gallone. Attorno agli anni del 1730 la Corona reale promulgò molte leggi per vietare il gin. Il Gin Act del 1736 prescriveva una licenza di 50 sterline per la vendita del gin e un premio di 5 sterline per chiunque denunciasse chi lo forniva in violazione della legge. Nel decennio successivo, durante la Guerra di Successione austriaca, la licenza per vendere il gin si ridusse a 1 sterlina ed entro il 1744 furono vendute oltre 20000 licenze.
Riduzione delle vendite con un altro Gin Act
Il Gin Act del 1751 raddoppiò il costo della licenza, ma non suscitò indignazione, né fece in modo che i venditori chiudessero bottega, anzi la professione era considerata rispettabile. Nel 1751 la regolamentazione del settore provocò una riduzione delle vendite, sia per i gusti del… pubblico che si spostarono sulla birra (soprattutto quella scura) che perché i raccolti furono scarsi, infine, a partire del 1757, la distillazione venne bandita: il gin non sparì ma subì un forte calo di interesse per il produttore ed il consumatore.
… infine XIX° secolo
Benché l’iniziale evoluzione del gin sia stata influenzata da una serie complessa di elementi, che ruotavano per la maggior parte attorno al commercio, nel XIX secolo il distillato fu arricchito di zuccheri e dolcificanti, e chiamato Old Tom, per ottenere un sapore migliore. Fu così che nacque la passione per il dry gin, meno influenzata dal commercio, finchè la voga dei cocktail lo costrinse ad evolversi ancora una volta.
Approdondimenti
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Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.