La Croazia, fin dai tempi antichi, è stata una regione a forte vocazione vitivinicola, con un territorio che per conformazione geomorfologica si presta in maniera perfetta all’impianto e alla coltivazione della vite.
Sia a livello dell’entroterra collinare che del litorale, esistono numerose varietà di vitigni, da cui si ricavano oltre 900 qualità di vini, distribuite equamente su tale territorio.
La varietà di climi e di conformazioni morfologiche rende perciò la Croazia una straordinaria produttrice di vini dalle qualità organolettiche intrinseche che coprono una vasta gamma di odori e sapori, dal quelli freschi e fruttati a quelli persistenti e ricchi di corpo.
E in questa sede ci occuperemo proprio di conoscere i vini croati più importanti, a partire dalle tipologie di vitigni impiegate.
I vini croati più importanti
L’uva bianca più diffusa in Croazia è senza dubbio la Grasevina, ossia il Riesling italico, mentre tra le uve autoctone rientrano lo Skrlet, la Kraljevina, la Malvasia istriana, il Posip e il Rukatac.
Da queste uve si ricavano eccellenti vini bianchi, come ad esempio il Gravina, la Kraljevina, il Plavec Zuti, dal basso contenuto alcolico e molto consumato in tutta la nazione, ma anche il meno diffuso Sauvignon di Medimurje.
Tipico delle coste e delle regioni insulari della Croazia è invece il Vugava, un vino profumato e dal colore giallo paglierino prodotto nell’isola di Vis.
Sempre rimanendo nel panorama delle isole croate troviamo il Gkr dell’isola di Korcula e la Malvasia di Dubrovnik, la quale viene ottenuta dal medesimo vitigno italiano, e che si accompagna in modo perfetto ai piatti a base di pesce.
Passando invece in rassegna i vitigni rossi, in Croazia si coltiva principalmente il Plavac Mali della Dalmazia, una varietà autoctona di vite tipica delle zone costiere.
Molto diffuso nell’entroterra è invece il classico Pinot Nero, che assieme al Cabernet Sauvignon e al Merlot costituiscono vitigni di tipo internazionale dai quali si ricavano ottime bottiglie.
Ma i più importanti vini croati rossi che si ricavano da tali vitigni sono quelli che si ricavano in maggioranza dalle uve di Plavac Mali, come ad esempio il Dingač, prodotto nella penisola di Peljesač, il quale è stato il primo rosso croato ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata nel 1967.
Il Dingač si caratterizza per la sua corposità, e si sposa perfettamente con piatti sostanziosi.
Le stesse caratteristiche si riscontrano infine per il Postup, un vino meno diffuso e decisamente più a buon mercato del primo.