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Grande colpo in Borgogna per i ladri del vino: a farne le spese Domaine Forey

Negli ultimi anni la Borgogna è stata bersagliata da scorribande di abili ladri e falsari, interessati a lucrare sulla fortuna che questa terra ha goduto nelle prime vendemmie del nuovo millennio.

In ordine cronologico l’ultimo produttore a farne le spese è stato Domaine Forey.

Domaine Forey Pere et Fils è una realtà consolidata della Borgogna dei grandi Pinot Noir dal 1840. Divenne famosa per i suoi Grand Cru La Romanee ma, dopo il 2001, Domaine Forey non ricevette il rinnovo del contratto di affitto dei terreni e dovette investire su altre AOC. Prevedendo questo epilogo, il proprietario Regis Forey, ha deciso di scommettere sul Grand cru Echezeaux e un appezzamento di Vosne Romanee, un ottimo Premier cru.

Proprio di questi ultimi prestigiosi terroir sono state le perdite più importanti. I ladri hanno trafugato in una sola notte 998 bottiglie di prezioso Pinot nero per un valore di circa 115.000 euro.

Curioso come il danno sia stato reso pubblico. Difatti non è stato direttamente patron Forey a dare l’allarme ma alcuni broker di prestigiosi importatori internazionali, allarmati dal possibile contraccolpo sul settore. Difatti, tra le altre, sono state sottratte 9 bottiglie Magnum (1,5 litri) e 43 Jeroboam (3 litri), bottiglie di enorme valore ma anche facilmente rintracciabili sul mercato data la tiratura limitata. Gli addetti ai lavori sono stati allertati affinchè bottiglie gemelle (o proprio quelle rubate) vengano immediatamente segnalate alle autorità per la verifica di autenticità, si teme infatti la possibilità di una proliferazione di prodotti fake a partire dagli originali.

Le migliori annate in Borgogna: il successo del nuovo millennio

Partendo dal presupposto che i frutti della Borgogna sono sempre un segmento di mercato particolare, pare che l’annata 2015 per il Pinot Noir della Borgogna sia stata memorabile.

Solo 18 vendemmie nel nuovo millennio, ma pare che questi primi anni siano stati caratterizzati da alcune vendemmie destinate alla storia: 2002, 2005, 2010 e 2015. Tutti i prodotti testati mostrano il carattere succoso e profumato, i tannini fermi e l’acidità intensa proverbiali dei grandi rossi della Borgogna.

Come già detto difficilmente un Pinot Nero della Borgogna delude le aspettative; si tratta di una combinazione di struttura, ed equilibrio tra note fruttate e una acidità unica. Questi caratteri affascinanti del prodotto giovane sono in grado di maturare e affinarsi in bottiglia per almeno 20 anni.

Pare che l’annata 2015 sia qualcosa di ancora più speciale per la concentrazione di tannini e l’equilibrio tra frutti rossi e corpo, rispetto alla media delle vendemmie in Borgogna.

L’unico lato negativo di questa storica annata?

Il pinot nero è un vitigno tra i più sensibili alle condizioni pedoclimatiche per cui ogni annata è una scommessa e i vigneron si impegnano 12 mesi attraverso cure e passione per vincerla, vendemmia dopo vendemmia.

La 2015 infatti è stata una vendemmia particolarmente importante dal punto di vista organolettico ma non dal punto di vista della resa dei vitigni, per cui molti produttori di spicco hanno dovuto ridurre la tiratura di bottiglie con un incremento conseguente del prezzo all’assaggio.

Vi proponiamo a questa pagina la nostra selezione di Pinot Noir della Borgogna annata 2015 per un’esperienza indimenticabile!

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