In occasione dei suoi 30 anni e nel segno di una nuova umanità, il vino più rappresentativo
di Fontanafredda cambia e si rinnova. Ed ecco che ogni, per dieci anni, il Barolo del
Comune di Serralunga d’Alba sarà lo strumento per interpretare un nuovo rinascimento,
dove il rispetto della terra diventa anche il rispetto per le persone.
Renaissance: Parole illustri per una nuova umanità
Era il 1992, quando uscì la prima annata del Barolo del Comune di Serralunga d’Alba .
A 30 anni dalla sua prima annata, Fontanafredda, produttore di Barolo e dei grandi vini delle Langhe con 120 ettari di vigneti certificati a BIOLOGICO che fanno da cornice al primo Villaggio Narrante d’Italia, arricchisce il suo vino icona con un progetto dal profondo valore culturale e artistico. Si tratta del Barolo del Comune di Serralunga d’Alba che si trasforma diventando lo strumento per interpretare un nuovo rinascimento, dove il rispetto per la Terra diventa anche rispetto per le Persone. Attraverso questo vino Fontanafredda vuole risvegliare lo spirito critico di chi lo beve, analizzando in 10 anni, i 10 sentimenti che
nella storia della nostra civiltà hanno dato origine alle rinascite collettive, raccontandoli attraverso tre forme d’arte: l’arte di fare il vino, l’arte di scrivere e quella di raffigurare. Ogni anno grandi scrittori italiani contemporanei interpreteranno un valore dando vita a una monografia, un’analisi e una riflessione sull’importanza di quel sentimento, poi raffigurato dall’abilità di rinomati illustratori.
Dalla speranza, passando per la fiducia, il coraggio, la resilienza, il dovere & piacere, l’orgoglio, la libertà, la gratitudine e l’armonia, per arrivare al godimento. Ed ecco che dopo 165 anni dalla fondazione, Fontanafredda vuole essere portatrice di nuovi valori attraverso la sua icona, il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba.
Un Barolo identitario, riconosciuto dalla critica nazionale e internazionale, che rappresenta la potenza del terroir di Serralunga e l’eleganza dello stile di Fontanafredda floreale, balsamico, vibrante, fresco e con una nuova verità.
Barolo Serralunga d’Alba Reinassance 2018: il Barolo della Speranza
Il sentimento di partenza è la speranza. Nasce così il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2018 . Il Barolo delle Speranza. Anche Biologico.
La cura del primo sentimento è stata affidata al pluripremiato scrittore contemporaneo Marco Missiroli, con la monografia dal titolo: 12, gli umani potrebbero chiamarla Speranza, ed Elisa Talentino, giovane illustratrice e pittrice piemontese riconosciuta a livello internazionale, che, attraverso la libertà di una Cocorita Blu ci racconta la speranza.
Un Barolo identitario, frutto di un’annata viticola straordinaria, la 2018 appunto, e di un terroir unico: Serralunga d’Alba, uno dei comuni più vocati e storici per la produzione di questo grande vino, tra gli 11 che rientrano nella denominazione.
Caratteristiche organolettiche
Un vino unico, che racchiude in sé lo spirito di Fontanafredda. Dal colore luminoso, rosso rubino con riflessi granato brillante, al naso presenta una bellissima floeralità con un profumo netto e intenso, a ricordare la rosa e il sottobosco, che lascia subito spazio alla complessità di tutte le sue spezie. In bocca è morbido, setoso e poi subito emerge il tannino vibrante che fa capire che è un vino capace di invecchiare per molti anni.
Barolo Serralunga d’Alba Reinassance 2019: il Barolo della Fiducia
Dopo la Speranza viene la Fiducia. Ed ecco che nasce: Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2019 . Un vino anche biologico, dedicato alla fiducia, in noi stessi e negli altri.
Il sentimento della Fiducia è stato affidato alla scrittrice e poetessa biellese Silvia Avallone, Premio Campiello, con la monografia dal titolo: La Fiducia nei desideri, e all’illustratore romano Andrea Calisi che rappresenta la fiducia con la sua opera dal titolo “Il filo della reciprocità” dove una donna e il suo alter ego sono unite da un filo, simbolo della fiducia in sé e negli altri.
La fiducia, il sentimento che rappresenta al meglio l’annata 2019. Il 5 settembre di quell’anno si è abbattuta un’intensa grandinata nelle Langhe che ha colpito gran parte dei vigneti della cantina. Grazie però a tutta la comunità di Fontanafredda, consapevole di quanto sia importante il lavoro di squadra e la fiducia negli altri, si è prodotto un grande Barolo.
Caratteristiche organolettiche
Un vino dal colore luminoso, rosso rubino con riflessi granato brillante, che al naso presenta un’intrigante florealità ricordando la rosa appassita e il sottobosco. Il profumo intenso lascia poi spazio a sentori più speziati, complessi ed eleganti. In bocca è setoso, ma allo stesso tempo teso, avvolgente e vibrante. Facilmente percepibile l’aroma di piccoli frutti rossi, nonché una punta di menta. Il tannino è giovane ed energico, esprime tutta la potenzialità di invecchiamento tipica di un grande Barolo.
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