Secondo alcune ricerche effettuate qualche giorno fa da alcuni ricercatori, pare che il nostro Belpaese non riesce a tenere il passo con i suoi competitors. A quanto pare il vino italiano sta crescendo all’estero, ma i risultati non sono particolarmente soddisfacenti rispetto alla Francia.
La Francia cresce in valore +13,3% rispetto all’Italia. Ecco qui di seguito il quadro di metà anno che è emerso dalle analisi effettuate dall’Osservatorio Paesi terzi, a cura di Business Strategies e in collaborazione con Nomisma-Wine Monitor.
Malgrado un incremento registrato sullo scorso anno, come anticipato precedentemente, l’Italia non riesce a stare al passo con gli altri concorrenti, Spagna esclusa. Oltre alla Francia a quanto pare, vanno più veloce dell’Italia, il Cile, registrando + 9,3%, l’Australia + 13,2% e la Nuova Zelanda + 16,4%.
Da quanto si può constatare i dati per il nostro vino italiano non sono propriamente incoraggianti. Ma mettendosi a confronto con Germania, Cina e Canada, il Belpaese performa meglio sul mercato.
Vini italiani contro vini francesi
Benché entrambe contrapposte in fatto di vini, tuttavia Francia ed Italia hanno molto in comune. Ebbene si, avete letto perfettamente cari lettori. E ora vi spiegheremo la motivazione di questa affermazione.
Se l’intento di alcuni produttori è quello di produrre vini ma non puntando sulla qualità, Francia e Italia invece mirano a realizzare vini di alta qualità. Entrambi i paesi hanno dietro alle spalle una cultura enologica tradizionale e consolidata. In questi paesi l’amore e la passione per il vino sono due ingredienti fondamentali della cultura locale, una dedizione dunque, che si riflette su prodotti di altissima qualità.
Si pensi allo Champagne francese ad esempio, esso rappresenta un vino di lusso, non alla portata di tutti, ma con una qualità davvero eccezionale. Oppure basta pensare ad uno dei vini più amati in tutto il mondo, ovvero il Bordeaux prodotto nei pressi dell’omonima città, lungo i fiumi Dordogna e Garonna.
Ma nonostante i vini francesi siano eccellenti sotto tutti i punti di vista, la produzione manca di dinamicità estremamente ancorate alla tradizione a differenza invece dell’Italia. Infatti è stato dimostrato come le produzioni di vino italiano sono più aperte alla sperimentazione e più disposte a concentrarsi sulla lavorazione di vini meno complessi ma che possano soddisfare però ogni singola esigenza da parte del consumatore.
Alcuni vini italiani come il Prosecco ad esempio, possono sicuramente competere con gli Champagne francesi dal punto di vista qualitativo, ma sono prodotti meno costosi che possono offrire profumazioni e sapori altrettanto unici. La lista di vini italiani in termini di qualità dunque, è davvero infinita, tuttavia, ci auguriamo che il nostro Belpaese possa prendere le redini in mano e ottenere il meritato successo.