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Cosa bevono i giapponesi?

Secondo una recente indagine pare che il Giappone abbia aumentato il suo interesse verso i vini d’importazione, in particolar modo per i vini francesi, italiani e californiani. Le statistiche raccontano che dal 2012 fino ai giorni nostri, la percentuale di chi beve vino ogni giorno e’ raddoppiata, ma anche chi beve vino saltuariamente a quanto pare la percentuale e’ aumentata.

Insomma lo stile di vita dei nipponici si mescola perfettamente con quello occidentale, trasformando il Paese da una tradizione piuttosto arretrata ad una tradizione caratterizzata dall’innovazione e dall’avanguardia.

Oggi la Francia rappresenta il leader indiscusso delle esportazioni in Giappone, anche se il vino italiano gradualmente sta crescendo. Tra i vini italiani maggiormente apprezzati dai nipponici troviamo il Soave, il Chianti, il Brunello e il Barolo.

Tendenze di mercato in Giappone

I giapponesi preferiscono bere a casa: e’ questo che e’ emerso secondo un’indagine di mercato condotta qualche tempo fa. Fino ad ora era abitudine dei giapponesi bere nelle trattorie dopo una lunga giornata di lavoro, oggi il 78,4% dei lavoratori dichiarano di bere a casa più di due volte alla settimana. Questa nuova tendenza e’ maggiormente evidenziata soprattutto nella fascia d’età senior.

Inoltre e’ stato evidenziato che il 60% dei consumatori spende meno di 5.000 yen al mese per bere alcolici nella propria dimora, il che equivale a 24 lattine da 350 ml.

Ecco alcuni dati emersi

Stando alla ricerca di mercato condotta su un campione di 3000 persone comprese tra 29 e 79 anni di età, le persone che dichiarano di bere alcolici sono il 78%, l’83% sono uomini, mentre il 76,3% sono donne, mentre i più giovani non hanno particolare interesse verso gli alcolici.

Come aumentare il consumo di vino in Giappone?

Sicuramente, oltre alla concorrenza sul prezzo bisogna mettere in atto delle strategie commerciali studiate a tavolino con l’obiettivo di coinvolgere emotivamente il consumatore giovane affinche’ venga spinto a compiere l’acquisto.

Il consumatore giapponese non e’un esperto di vino, pertanto ignora la terminologia specifica, però ha ben chiare quali sono i propri gusti personali.

E allora, per poterlo invogliare maggiormente, sono state pensate delle tecniche di vendita davvero ottimali, in pratica sulle bottiglie di vino e’ possibile applicare delle etichette esemplificative che aiutano il consumatore a scegliere un vino piuttosto che l’altro in base ai propri gusti e bisogni.

 

 

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