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Le Cantine dei Marchesi Incisa della Rocchetta in Piemonte. Una boutique winery da scoprire.

La storia vitivinicola del Monferrato e quella dei Marchesi Incisa della Rocchetta in Piemonte sono strettamente legate. La famiglia Incisa, le cui origini piemontesi risalgono a prima dell’ XI secolo, è infatti dedita da generazioni alla produzione di vini di qualità nel piccolo comune di Rocchetta Tanaro, nel cuore del Monferrato famoso per le sue Barbera e Grignolino. Nel medioevo, la viticultura e la vinificazione furono avviate probabilmente da monaci benedettini ai quali gli Incisa consentirono di impiantare vigneti sulle colline del loro feudo a Rocchetta Tanaro. Traccia della loro presenza è riscontrabile nella cappella votiva di Sant’Emiliano, eretta nell’omonimo vigneto che ancora oggi è di proprietà della famiglia.

Nell’Ottocento, il Marchese Leopoldo Incisa (1792-1871), membro della Reale Accademia di Agricoltura in Torino, contribuì significativamente al miglioramento delle conoscenze enologiche e a una più precisa definizione del panorama ampelografico dell’epoca. La sua collezione di vitigni, esposta nel castello di famiglia a Rocchetta Tanaro poco dopo la metà del secolo, gli valse, per ampiezza e varietà, la stima e il riconoscimento dei maggiori esperti del tempo. Il leggendario Sassicaia fu creato in epoca recente da un altro importantissimo componente della famiglia, il Marchese Mario Incisa della Rocchetta, appassionato di grandi vini e uomo di grandi visioni. Dopo aver sposato la Contessa Clarice della Gherardesca e trasferitosi a Bolgheri, in Toscana, forte della tradizione vitivinicola di famiglia, creò un vino dallo stile nuovo e inconfondibile – Il Sassicaia – il primo “Super Tuscan”, ancora oggi punto di riferimento e di eccellenza dell’enologia italiana e mondiale.

Da allora la famiglia dei Marchesi Incisa produce vini in due distinte aziende: l’Azienda Agricola Marchesi Incisa della Rocchetta a Rocchetta Tanaro in Piemonte dove la famiglia ha sempre vissuto e la Tenuta San Guido a Bolgheri in Toscana dove il Marchese Mario Incisa della Rocchetta andò a vivere dopo il suo matrimonio. Altro personaggio di spicco della famiglia e prima donna a prendere le redini di un nuovo progetto di investimento e ristrutturazione fu la Marchesa Barbara Incisa della Rocchetta che nel 1990 reimpiantò alcuni vigneti rilevati dalla famiglia e modernizzò le cantine. Ad oggi, i figli Filiberto e Francesca dirigono l’Azienda Agricola Marchesi Incisa della Rocchetta continuando ad utilizzare ricerca scientifica e innovazione tecnologica per accrescere la qualità del vino e salvaguardare l’ambiente.

I vigneti magnificamente esposti sulle colline che circondano Rocchetta Tanaro e nell’area dell’omonimo Parco Naturale, sono coltivati in modo rispettoso dell’ambiente e con basse rese per ettaro. La vendemmia manuale è finalizzata a valorizzare ed esaltare le differenze qualitative ed organolettiche delle uve provenienti dalle singole vigne. La vinificazione, che una volta avveniva nelle cantine del castello Incisa a Rocchetta Tanaro, fu trasferita dalla Marchesa Barbara alla Corte Chiusa, splendida proprietà ottocentesca degli Incisa nel centro di Rocchetta Tanaro. Qui, sotto la consulenza del Dottor Lanati, brillante e stimato enologo piemontese, sono accuratamente eseguite tutte le fasi della vinificazione, dell’affinamento e dell’imbottigliamento dei vini dell’azienda. I clienti vengono ricevuti nella splendida struttura che dispone non solo di bellissimi spazi per la degustazione ma anche di otto camere e un cottage per ospitare gli appassionati dei grandi vini e dell’ottima cucina del Monferrato.

L’Azienda Agricola Marchesi Incisa della Rocchetta produce Barbera sia in purezza  che in forma di blend:

  • Sant’Emiliano (100% Barbera affinato in barrique francesi per un periodo che varia da 14 a 18 mesi – e con utilizzo fino al 30% di barrique nuove, le restanti sono in percentuale variabile di secondo e terzo passaggio). Questo vino che ha vinto i Tre Bicchieri del Gambero Rosso (vendemmia 2015) e ottenuto 90 punti con Wine Enthusiast (vendemmia 2016).
  • Valmorena (100% Barbera vinificato in acciaio inox). 90 punti Wine Enthusiast e James Suckling (vendemmia 2018). Messo in evidenza da James Suckling nella selezione: “$15 wines that taste like $50: Barbera
  • Rollone (blend di Barbera e Pinot Nero, affinato in barriques neutre per 8-12 mesi)
  • Colpo D’Ala (blend di Barbera e Merlot, affinato in barriques francesi per un periodo che varia da 18 a 24 mesi – fino al 50% barriques nuove e le restanti di secondo passaggio)
  • Di spicco anche il Pinot Nero Marchese Leopoldo (vinificato in purezza, elevato in barrique) e il Grignolino d’Asti.
  • Non mancano poi altri vini autoctoni come il Barolo Dall’Alto (93 punti James Suckling, vendemmia 2014), il Moscato d’Asti Felice (91 punti Wine Enthusiast)e il Roero Arneis.
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