C’è un vino piemontese sul podio del premio Wein Legende 2019 attribuito ogni anno, dal 2007, dalla redazione della rivista tedesca Der Feinschmecker: è la Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone Braida. A ricevere il riconoscimento, sabato, al gala che si è svolto al Castello di Bensberg, a Colonia, c’erano la proprietaria dell’azienda di Rocchetta Tanaro, Raffaella Bologna, insieme al marito ed export manager Norbert Reinisch.
Il nome del Bricco dell’Uccellone si aggiunge a una “hall of fame” di grandissimi vini, primo piemontese a ricevere il prestigiosissimo riconoscimento e terzo italiano con Ornellaia e Sassicaia, di seguito riportiamo l’albo d’oro della competizione:
- 2018 Erdener Pralat Riesling;
- 2017 Moscatel Toneles;
- 2016 L’Ermita Alvaro Palacio Priorat;
- 2015 Hermannshohle Riesling Donnhoff;
- 2014 Taylor’s Port;
- 2013 Dom Perignon;
- 2012 Lafite Rothschild;
- 2011 Ornellaia;
- 2010 Penfolds Grange;
- 2009 Sassicaia;
- 2008 Vega Sicilia;
- 2007 Champagne Krug.
Commentano Raffaella e Giuseppe Bologna:
“Siamo felici e orgogliosi per la nostra famiglia, per la squadra Braida, per il nostro lavoro di produttori di vino, audaci anticipatori, innovativi e coerenti nel tempo, tanto da ricevere dalla rivista tedesca “Der Feinschmecker“ il premio “Wein- Legende 2019” per il nostro Bricco dell’Uccellone, “Kultwein aus dem Piemont”. Ancora una volta: evviva la Barbera d’Asti, evviva il Bricco dell’Uccellone, evviva Braida”.
Uno sguardo al passato
Fin dalla prima vendemmia del Bricco dell’Uccellone, nel 1982, Giacomo Bologna ha fatto della selezione dei cru, delle basse rese d’uva e dell’uso della barrique gli strumenti principali per rivendicare dignità e dare nuova enfasi a uno dei vitigni principali del Piemonte: la Barbera d’Asti, avviando definitivamente la rivoluzione della Barbera.
Nel tempo, sono stati moltissimi i riconoscimenti ricevuti dal Bricco dell’Uccellone Braida in Italia e all’estero.
La giornalista inglese Jancis Robinson, nel suo Oxford Companion to Wine alla voce Barbera scrive:
“L’uomo che per primo mise la Barbera sul piedistallo, dimostrando che era un vino serio, fu Giacomo Bologna dell’azienda Braida, il cui Bricco dell’Uccellone fu la prima Barbera a essere commercializzata a livello internazionale. A differenziare il vino, che da allora è stato oggetto di centinaia di imitazioni via via più costose, sono due fattori: rese molto più basse dell’ordinario e invecchiamento in barrique di rovere francese”.