Tra i formaggi italiani a pasta molle un posto d’onore è riservato alla robiola che prende il nome dal luogo di origine che è Robbio, un paese in provincia di Pavia. Secondo altri invece il nome deriverebbe da rubrum, cioè il colore rossastro che prende spesso la costa appena accennata nel corso della stagionatura.
Pare che sia un formaggio di antichissima tradizione, sembra che la sua origine sia fatta risalire addirittura ai celti stanziati in Liguria e fosse conosciuta ai Romani.
Ci sono diversi tipi di robiola, alcune prodotte in Piemonte, nella zona orientale delle Langhe, tra Asti e Alessandria, altre in Valsassina, nel bresciano, e altre zone ancora. La robiola di Roccaverano, un comune in provincia di Asti, è diventata DOP, prodotta con almeno il 50% di latte caprino.
E’ un formaggio a breve stagionatura che contiene latte caprino che può essere poi aggiunto a latte vaccino o ovino, oppure misto.
E’ un latticino piuttosto grasso, con pasta cruda e biancastra, piuttosto cremosa, dal gusto dolce o più saporito in base alla stagionatura, ideale per essere spalmato. Solitamente è fatta stagionare in forme cilindriche o rettangolari.
Robiola in tavola
La robiola si serve anche come antipasto, a cubetti, per accompagnare olive, capperi, acciughe come l’aglio, il prezzemolo, le acciughe ma anche peperoni , con del lardo sulle tigelle, oppure con carciofi conditi con il timo. Viene usata anche per addensare alcune creme di verdura delicate o in ricette dolci: provate ad assaggiarla con una pioggia di cioccolato fuso, versato a caldo sulla robiola, magari con nocciole e mandorle tritate.
Con zucchine, carote e pomodorini può costituire un ottimo condimento per la pasta.
La robiola è anche ottima se condita con un filo d’olio extra vergine di oliva oppure con la cugnà (mostarda d’uva), o ancora con l’aceto balsamico che ne esalta le caratteristiche, con una spolverata di aglio macinato o pepe e del prezzemolo fresco.
Molto gradita e digeribile anche per i bambini piccoli per il suo contento di proteine ad alto valore biologico
Da tenere presente che una porzione di robiola da 100 gr apporta circa 335 Kcal e ben 90 mg di colesterolo, dunque è comunque da assumere con moderazione.
Abbinamento vino e robiola
La robiola è solitamente ben accompagnata con vini come Barbera d’Asti, Barbera del Monferrato, il dolcetto di Ovada e il grignolino d’Asti.
Ottimo l’abbinamento anche con i vini passiti, soprattutto il tipo stagionato, mentre il tipo più fresco si uò associare con vini bianchi secchi, da tavola.