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Zymè Harlequin un grande vino veneto

In occasione della 26esima edizione del Merano Wine Festival abbiamo potuto partecipare ad un’entusiasmante degustazione del prodotto di punta dell’azienda Zymè l’Harlequin, raccontato direttamente dal suo proprietario Celestino Gaspari, enologo di fama nazionale che ha collaborato con importantissime aziende quali Quintarelli (che è il suocero) e Romano Dal Forno.

Come è fatto Harlequin?

Harlequin vuole essere una sintesi delle migliori uve del territorio veronese. Viene prodotto con ben 15 uve selezionate personalmente da Celestino di cui sempre 4 a bacca bianca(Garganega,Trebbiano toscano, Sauvignon Blanc, Chardonnay) e 11 a bacca rossa (Corvina, Corvinone, Rondinella, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Shiraz, Teroldego, Croatina, Oseleta, Sangiovese, Marzemino).
Le uve vengono raccolte tutte singolarmente, in genere nel giro di 40 giorni, e poi fermentate in vasche di cemento con i lieviti indigeni senza il controllo della temperatura. Segue un duplice processo di affinamento per un totale di 30 mesi utilizzando barriques nuove di rovere francese da 225 litri, per questo Celestino lo definisce affinato al 200%. Il vino viene poi imbottigliato senza chiarifica e viene affinato per ulteriori 2 anni. Vengono prodotte circa 3000 bottiglie, una quantità limitata solo per veri appassionati.

Quando viene fatto?

Viene prodotto solo nelle migliori annate, ad esempio nel 2012, 2013 e 2014 non è stato prodotto. Al suo posto, quando l’annata non permette la creazione dell’Harlequin le uve vengono usato per la creazione del vino Kairos.

Cosa significa Harlequin?

Celestino racconta che il nome nasce da una chiaccherata con Angelo Peretti (Slowfood) che ha paragonato il vino ad Arlecchino, la maschera e il personaggio teatrale.

Il nome è poi stato tradotto in inglese, in quanto Harlequin vuole essere un vino internazionale. I riferimenti all’Arlecchino si possono trovare nell’etichetta che ricorda un canovaccio bianco su cui si nota la filigrana della maschera dell’Arlecchino, una lacrima di sangue dolce/amara dell’Arlecchino e delle gocce di pomodoro in basso a sinistra (il personaggio dell’Arlecchino era goloso di maccheroni al pomodoro che mangiava con le mani che puliva su di un canovaccio).

Chateau Garage?

Halequin nasce nel 1999, le prime 3 annate sono state prodotte nel garage dell’enologo Celestino che ha ricevuto un premio nel 2002 dalla rivista svizzera SonntagsZeitung come “Chateau Garage”, in quanto oltre ad essere prodotto in garage era stato anche pigiato con i piedi e usando lieviti indigeni senza controllo della temperatura.

Note sulle annate

1999: annata fresca di grande integrità e frutto. Prodotto più appassito rispetto alle successive annate e vicino al vino Amarone. Affinamento in barriques francesi al 200%. Grande eleganza, racconta il terroir veronese con delicate note di confettura di bosco.

2001: annata ricca di freschezza, integrità. Vendemmia corta. Note fini di frutta di bosco e menta.

2003: annata molto torrida, il frutto qui è piu’ ricco e concetrato. Note balsamiche con evoluzione speziata con un finale di liquerizia.

2006: Annata generosa e ben bilanciata. Prodotto di grande freschezza ed equilibrio. E’ stata anche premiata con 96 punti Roboert Parker.

2011: annata che entrerà in commercio nel 2019, di grande potenza, finezza ed eleganza.

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