Il viaggio di xtraWinexperience in Francia oggi arriva a Bordeaux, zona vinicola per eccellenza. I prestigiosi vitigni si estendono oltre il territorio di Bordeaux, creando altre 5 regioni produttrici di vini altrettanto preziosi. Quindi, scopriamo insieme alcune curiosità su Bordeaux e su una di queste ulteriori regioni limitrofe: Saint-Émilion.
La città di Bordeaux fra arte e vini
Bordeaux è una splendida città portuale sulle rive della Garonna, quindi siamo nel sud-ovest della Francia, nel dipartimento della Gironda. Dopo Marsiglia, Bordeaux è il più antico porto commerciale della Francia.
Tracce del suo prestigioso passato commerciale, in particolare del commercio dei suoi vini, sono ben presenti nel suo elegante centro storico che riunisce circa 300 monumenti, tutti accomunati da una equilibrata coerenza architettonica, voluta dalla riorganizzazione di Haussmann che nel 1851 fu nominato da Napoleone III prefetto della Gironda.
Proprio per questo meraviglioso centro storico, nel 2007 Bordeaux entra nel Patrimonio Dell’Umanità dell’Unesco. La sua piazza, la Place de la Bourse, merita uno sguardo particolare:
Costruita nel 1720, si può notare come sia perfettamente simmetrica. Pensate che il paesaggista Corajoud ha ricoperto lo spazio della piazza con un sottile strato d’acqua, in modo che esso rifletta le facciate dei monumenti circostanti. Ovviamente è diventato particolarmente apprezzato da fotografi professionisti e amatoriali.
Bordeaux è però conosciuta soprattutto come città del vino. A questo proposito, ci sembra interessante segnalare che nel 2016 Bordeaux ha inaugurato la sua Città del vino.
È un edificio monumentale e contemporaneo, e all’interno ha sede un grandissimo museo dell’arte del vino: viene proposto un viaggio nel tempo e nello spazio per ripercorrere la viva storia del vino e del suo posto nelle culture del mondo. La Città del Vino si estende per 3.000 metri quadrati con 20 aree tematiche diverse.
E vicino a Bordeaux?
Ci sono altre 5 regioni limitrofe alla città di Bordeaux, una delle quali è Saint-Émilion.
Il vigneto di Saint-Émilion è caratterizzato da un mosaico di terroir, appezzamenti e piccole aziende agricole, per un totale di circa 900 coltivatori. La diversità geologica di questa zona, composta in prevalenza da terreni argillosi e calcarei, permette di ottenere miscele di vitigni molto particolari e ben riconoscibili.
Sempre presente in questi blend è il Merlot, che viene miscelato con il Cabernet Franc e il Cabernet Sauvignon, e che porta a questi vini rossi di Saint-Émilion eleganza e una forte identità. Anche perché da oltre 20 anni i viticoltori dell’École de Vin offrono durante l’anno una serie di iniziative volte proprio a educare sui vini delle quattro denominazioni della zona: Saint-Émilion, Saint-Émilion Grand Cru, Lussac Saint-Émilion e Puisseguin Saint-Émilion.
Inoltre, Saint-Émilion è parte della lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco proprio perché i viticoltori lavorano rispettando e preservando questo territorio antichissimo e unico al mondo. E’ proprio qui che si trova la Chiesa Monolitica, il più grande edificio religioso sotterraneo d’Europa e anche punto di entrata alle Catacombe scavate nella roccia prima dell’anno Mille.
I vini di questa zona riassumono tutto questo. Noi di xtraWine ve ne proponiamo uno
Château Laroque Saint Emilion Grand Cru Classé 2016
Blend di 99% Merlot, 1% Cabernet Franc, è un vino rosso granato tendente al porpora. Il Merlot è il vitigno privilegiato di Saint-Émilion, ideale per la tipologia dei terreni che sono freschi e umidi. Ed è proprio il Merlot che porta rotondità e corpo e in questo Château Laroque la presenza, anche minima, di Cabernet Franc porta in bocca freschezza ed eleganza che equilibrano il medio corpo e i tannini sodi, il tutto in un finale minerale.
Al naso, si svelano note di mirtilli, ciliegie nere e lamponi neri, addolciti da piacevoli sentori di lilla, spezie indiane, sigari non affumicati e caffé espresso.
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