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Vini rossi freschi, i consigli per l’estate

 

Vino vinello,

tu sei rosso e bello,

l’estate stai in cantina al fresco

e l’uomo fai parlar mezzo tedesco.

 

Quando l’estate arriva la si riconosce subito. Con ormai il minimo preavviso di una primavera quasi perduta, si precipita nelle nostre giornate trascinandole verso una luce che quasi non vuole scemare, secondo temperature che ci fanno desiderare il continuo contatto con tutto ciò che è fresco. Allora iniziamo a preferire pietanze poco lavorate, piatti che non siano fumanti, in virtù di colorate opzioni da proporre nel piatto.

Ecco che questo vale anche per il vino che se scelto con un minimo di criterio di abbinamento al cibo, allora, ne deriva una quasi esclusione del rosso che generalmente si lega a cibi poco adatti alla spiaggia. Non demordiamo. Per noi amanti del rosso non è detta l’ultima parola. La nostra estate non sarà intaccata, basteranno dei piccoli accorgimenti nella scelta del giusto vino.

Il rosso d’estate

Cerchiamo di capire cosa distingue veramente i vini rossi estivi da quelli meno adatti a questa stagione.

Ciò che fa la differenza lo si rintraccia nei tannini, ovvero i composti polifenolici presenti nel raspo, nei vinaccioli e nella buccia dell’uva. Quando si verifica la vinificazione del rosso, parliamo di quella con macerazione, i tannini vengono rilasciati nel mosto causando l’astringenza, cioè quella particolare sensazione ruvida o secca che percepiamo sul palato e sulle gengive bevendo alcuni vini.

Si tratta di una sensazione dettata dall’interazione dei tannini con la saliva, i quali tendono a legare le proteine della saliva facendole precipitare, dunque separandosi dalla saliva. Quasi senza più proteine, essa non riesce ad adempiere al proprio ruolo di lubrificante della bocca e ne deriva la secchezza della bocca in seguito ad un vino tannico.

La temperatura non ha un ruolo marginale. Nel caso in cui sia bassa, ad esempio, la sensazione di astringenza provocata dai tannini risalta lungamente. Dunque, è chiaro che più un vino ne possiede tanto più questa sensazione aumenta. Potremmo allora avanzare l’idea di berlo a temperature più alte ma in questo caso non faremmo altro che rafforzare la sensazione alcolica evitando di percepirne la freschezza desiderata.

La scelta

A questo punto la nostra selezione di rossi diviene più semplice. La ricerca si spinge verso dei vini rossi poco tannici, di un corpo medio-basso e con una gradazione alcolica più bassa. Nessun’altra controindicazione.

Ecco qui proposti alcuni vini rossi che possono piacevolmente accompagnare le nostre giornate estive:

  • Il Sangue di Giuda, un vino intenso, piacevolmente dolce e persistente. Dal colore rosso porpora acceso ed una presa di spuma cremosa, abbastanza complesso, finefruttato con note vinose e fragranti, di medio corpo.
  • Il Lambrusco di Sorbara, si presenta con un bellissimo “vestito” rosa tenue, solcato da una spuma delicata nelle sue bollicine di anidride carbonica. Olfattiva magica con bouquet ricco di ricordi aromatici di lampone e fragolina di bosco, uniti a note di rosa antica e toni di melograno. Bocca vigorosamente acida, con quel tocco di raffinata sapidità che invoglia tanto il sorso, quanto l’abbinamento. Di buon corpo.
  • Il Brachetto, spumante dolce prodotto dall’omonimo vitigno, un’uva aromatica antica e complessa presente solo nella zona dell’Acquese, caratterizzata da profumi unici ed inimitabili. La macerazione a freddo dei frutti e la successiva pressatura soffice permettono l’estrazione degli intensi aromi tipici contenuti nella buccia e del caratteristico colore rosso rubino tenue. Un vino piacevole, straordinariamente elegante. Vivace mousse rosa con un perlage persistente.
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