Quante denominazioni ha la Valle d’Aosta? Ne ha una sola: DOC Valle d’Aosta. Scopriamone di più!
DOC e sottodenominazioni
La DOC di questa regione è uno dei rarissimi casi in cui la denominazione ha fatto suo il nome della regione stessa per dare visibilità ai propri prodotti.
Le sottodenominazioni sono basate o su singoli vitigni, menzioni geografiche o su una generica indicazione di colore.
Le denominazioni su singoli vitigni comprendono sia bacche bianche che bacche rosse elenchiamo quelle possibili: Chardonnay, Cornalin, Fumin, Gamaret, Gamay, Mayolet, Merlot, Moscato Bianco o Muscat Petit Grain, Müller-Thurgau, Nebbiolo, Petit Rouge, Petite Arvine, Pinot Blanc, Pinot Grigio o Gris, Pinot Nero o Pinot Noir, Prëmetta, Syrah, Traminer Aromatico o Gewürztraminer, Vuillermin.
Vitigni autoctoni della Valle d’Aosta
Petit Rouge
Tra i vitigni autoctoni degni di menzione c’è il Petit Rouge, noto come pitchou rodzo, vitigno a bacca a nera. E’ un antico ceppo di vitigni locali da cui sarebbero derivate alcune tra le principali varietà storiche regionali, come ad esempio il vien de Nus. Viene vendemmiato a ottobre, dà vini di ottima struttura con prevalenza di note di amarena, marasca e frutti a bacca nera.
Vuillermin
Un’altro vitigno a bacca nera che troviamo in Valle d’Aosta è il Vuillermin. Vitigno raro ed esigente per quel che riguarda l’esposizione luminosa, cresce ad un altitudine non troppo elevata. Dona vini con caratteristici sentori aromatici.
Prié Blanc
Tra i vitigni autoctoni a bacca bianca ricordiamo il Prié Blanc che viene coltivato a pergola bassa, resiste alla rigidità del clima alpino e quindi coltivato anche nella parte alta della Valle d’Aosta, a Morgex, dove le vigne superano i 1200 metri sul livello del mare, dove la fillossera non riesce a sopravvivere. E’ un vitigno versatile e ultimamente ha dato risultati incoraggianti nella produzione di spumanti Metodo Classico dove fa risaltare la sua freschezza e sapidità.
Prëmetta
Altro vitigno autoctono è il Prëmetta o prié rouge o neblou, uva a bacca grigia che viene utilizzata per produrre vini (Aymavilles, Chambave e Saint Denis) delicatamente rosati con lievi toni aranciati e speziati.
Le altre Sottodenominazioni
Dopo aver presentato le bacche autoctone di questa piccola perla tra le alpi citiamo anche le altre sottodenominazioni.
Le sottodenominazioni su menzioni geografiche comprendono: Arnard-Montjovet, Blanc de Morgex et de La Salle, Chambave, Donnas, Enfer d’Arvier, Nus, Torrette.
Le sottodenominazioni su indicazione di colore, meno utilizzate rispetto le precedenti, comprendono: Bianco o Blanc, Rosso o Rouge, Rosato o Rosé.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.