Ci sono poche sensazioni migliori di un bel bagno nell’acqua calda della propria vasca o di un centro termale. Magari in un ambiente tranquillo, accarezzati dai vapori, immersi in un paesaggio naturale con musica rilassante e, perchè no, un buon bicchiere di vino.
La domanda che ci poniamo oggi è sicuramente insolita e trae origine da un trend che sta impazzando in giro per l’Europa e non solo.
Parlando di bagno nel vino, intendiamo letteralmente immergersi nel vino, una delle tendenze più stravaganti degli ultimi anni che sta avendo una nutrita cerchia di appassionati anche in Italia. Sempre più centri termali e spa stanno proponendo questo bizzarro trattamento che oggi cercheremo di capire meglio.
Le origini dei bagni nel vino
Sicuramente il primo pensiero sarà stato ma quanto vino si spreca? Oppure ma quanto ci costa un bagno del genere? Effettivamente pensare di fare un bagno nel vino ha quel chè di costoso ed esclusivo, non era così in passato.
I bagni nel vino infatti hanno origini molto antiche e molto diverse dagli scopi odierni. L’idea nacque infatti nel Medioevo, nei villaggi fuori dalla portata degli acquedotti romani, dove era difficile l’approvvigionamento di acqua pulita. La difficoltà di reperire acqua pulita portava a condizioni igieniche ben diverse da quelle odierne, così come bere birra o vino diventava necessario e non opzionale in famiglia.
Per questo non è così sorprendente che qualcuno abbia tentato lavaggi a base di vino o birra, motivi lontanissimi da quelli odierni.
I bagni nel vino oggi: come funziona e proprietà
Partiamo dicendo che questi bagni, oggi come allora, non avvengono in vasche riempite di vino versato da bottiglie o damigiane, il costo sarebbe spropositato. Quando ti propongono un bagno nel vino, i centri termali predispongono delle vasche riempite dagli avanzi del processo di vinificazione (quindi resti di bucce, semi, lieviti, mosto ecc.) tutto quanto diluito in acqua calda.
Si parla di materiale che altrimenti verrebbe probabilmente scartato o reinserito in agricoltura, quindi questo riuso anche un pò chic sicuramente non ha costi per il settore vitivinicolo.
Ma arriviamo al punto: Vale la pena spendere soldi per un trattamento del genere? Quali benefici porta?
Mi sento di anticipare che presentiamo effetti presunti e ancora non chiaramente dimostrati ma che comunque (alla stregua della cromoterapia fruibile in tutte le spa ad esempio) hanno come scopo principale un momento di relax unico.
I bagni di vino ringiovaniscono la pelle
Questo è il motivo più gettonato per scegliere la vinoterapia e per cui tuffarsi in una vasca di vino: Ringiovanisce la pelle.
Pare che già le antiche donne della Tracia apprezzassero bagni frequenti in acqua calda per la cura della pelle e abbiano inventato il detto “elisir di lunga vita”, etichetta che nel corso dei secoli è stata assegnata a varie pratiche tra cui questa.
In effetti spesso si sente raccomandato un bicchiere di vino rosso al giorno o per pasto per un apporto di antiossidanti quali il resveratolo, capace di contrastare l’azione dei radicali liberi rallentando i segni dell’invecchiamento. Da qui nasce l’associazione vino-bagno. La nostra pelle infatti è capace di assorbire parte dei liquidi in cui veniamo immersi e chi si immerge regolarmente in bagni nel vino sostiene di uscirne con la pelle revitalizzata, più forte e luminosa.
I bagni di vino disintossicano la pelle
Ultimamente si sente spesso parlare di “tossine” in qualsiasi ambito che coinvolga alimentazione o benessere in generale: ma cos’è una tossina?
Da definizione una tossina sarebbe una sostanza di origine batterica o prodotta da un organismo vivente capace di nuocerne un altro, oggi descrive qualsiasi cosa faccia male. Reale o presunta.
Posta la premessa scettica, è inutile negare che la routine e ogni ambiente in cui viviamo abbia degli effetti sulla nostra pelle che si trova a filtrare tutta una serie di sostanze che tuttavia ci rimangono addosso.
La capacità disintossicante dell’immersione nel vino sarebbe veicolata dai polifenoli. I polifenoli migliorano la circolazione sanguigna aiutando l’ossigenazione dei vasi, sicuramente quindi fare un bagno nel vino avrà effetti positivi sull’irrorazione del sangue nel corpo a livello capillare – scambio venolinfatico – riducendo in qualche modo il tono venulare.
Non mi sento di prendere una posizione non avendo ancora provato questi trattamenti, ma sicuramente l’idea è interessante e da aggiungere alla lista delle cose da fare almeno una volta nella vita!