Solo un mese fa il presidente Americano Donald Trump annunciò pesanti provvedimenti volti a tassare i prodotti agroalimentari europei in seguito agli aiuti ad Airbus elargiti dall’UE.
Questi giorni via social Trump è tornato alla carica con nuove accuse nei confronti dell’UE, in particolare sulla politica monetaria dell’Unione Europea, politica di svalutazione che rende i prodotti Americani più difficili da esportare/acquistare per i paesi UE. Vediamo qualche dettaglio e l’ombra che aleggia dietro i dazi sull’agroalimentare minacciati da Trump.
Dati OCSE: Euro in discesa, -22% rispetto al dollaro
Effettivamente negli ultimi mesi il rapporto Euro – Dollaro ha avuto un sensibile cambiamento. Nei soli 12 mesi scorsi, il valore dell’euro è diminuito del 4% rispetto a quello del dollaro.
L’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ha inoltre stilato una statistica basata sul modello di parità valutaria in cui l’euro risulterebbe sottovalutato rispetto al dollaro di oltre 22 punti percentuali.
Questo dato è sintomatico di un potere di acquisto in crescita del dollaro nei confronti della nostra moneta unica, per cui non conviene più ai paesi comunitari acquistare prodotti a stelle e strisce.
Per questo e altre tematiche, lunedì prossimo Matteo Salvini si recherà a Washington per il suo primo viaggio istituzionale negli States. La figura di Salvini non sarà coinvolta come vice premier italiano, ma come leader della nuova Alleanza Europea dei Popoli e delle Nazioni, per cui sarà particolarmente interessante capirne la posizione rispetto alla tutela dell’agroalimentare europeo e della moneta unica.
Trump Winery: l’ombra dietro i dazi sull’agroalimentare europeo
Non molti sanno che Donald Trump è astemio, una scelta dettata dalla morte prematura del fratello Fred. Ancora meno in Italia sanno che Trump possiede una cantina produttrice di vini in Virginia.
La Trump Winery è una realtà recente, acquistata in un’asta fallimentare nel 2011 per il figlio Eric, che oggi ne è proprietario. La storia ci racconta che l’azienda preesistente non eccellesse per qualità, così come secondo molti esperti i prodotti della nuova gestione, che tuttavia hanno ricevuto vari encomi importanti tra il 2014 e il 2018.
Casualmente il successo della cantina è stato parallelo alla crescita di consensi ottenuti da Trump presidente, in particolare con due medaglie d’oro vinte nel 2018 alla SFIWC (San Francisco International Wine Competition).
La fama del brand Trump è un trend che negli ultimi 5 anni ha raggiunto tutti gli angoli del mondo; la figura carismatica del presidente porta sicuramente un seguito di pubblico e interesse non indifferente… Speriamo di poter assaggiare presto i pluripremiati vini Trump anche su xtraWine!