L’11 aprile a Parigi, presso la sede dell’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino), Paul Roca, Direttore Generale dell’OIV ha presentato i dati relativi alla produzione viticola, sul consumo del vino e sugli scambi internazionali del 2018.
La situazione in numeri
- il vigneto mondiale, nel 2018, si attesta a 7,4 Mio ha (milioni di ettari)
- forte crescita della produzione che raggiunge i 292,3 Mio hl (milioni di ettolitri), con un incremento di 42,5 Mio hl rispetto al 2017
- consumi quasi stabili che si attestano a 256 Mio hl
- scambi mondiali di vino in crescita che si attestano a 108 Mio hl con un incremento in valore dell’1,2%, pari a 31,3 Mrd EUR (miliardi di euro)
Superficie viticola mondiale
La superficie viticola mondiale nel 2018 ha raggiunto i 7,4 Mio ha (quasi il medesimo valore relativo al 2017). In Turchia, Iran, Portogallo e Stati Uniti, dal 2014, c’è stata una riduzione della superficie vinicola.
Per quel che riguarda l’Europa, nel 2017 e 2018, la Spagna è in testa come superficie vitata con 969 mha, l’Italia è in crescita con 5000 ha, mentre in altri paesi europei si nota una stabilizzazione delle superfici coltivate a vigneto.
Nel continente americano il vigneto cresce soprattutto in Messico con 34 mha, mentre in Asia l’espansione del vigneto cinese rallenta attestandosi a 875 mha, dopo oltre 10 anni di forte crescita.
Il vigneto nel Sud Africa continua la lentamente a decrescere attestandosi a 125 mha, calo che è iniziato nel 2012.
In Oceania, il vigneto australiano sta frenando la sua recente flessione con 145 mha, mentre quello neozelandese si può considerare stabile con una superficie di circa 39 mha.
La produzione mondiale
La produzione del 2017 è stata eccezionalmente bassa, ma nel 2018 la produzione è in cresciuta di 42,5 Mio hl, stimandosi in 292,3 Mio hl.
Il primo produttore mondiale è l’Italia con 54,8 Mio hl, seguito dalla Francia con 49,1 Mio hl, e dalla Spagna con 44,4 Mio hl. Tutta Europa raggiunge i 181,9 Mio hl.
La situazione delle Americhe è variegata: gli Stati Uniti incrementano le produzioni di 0,5 Mio hl, mentre sono in crescita sia l’Argentina che il Cile. Il Sud Africa è in calo del 14,1% pari a 9,5 Mio hl. La Cina è in calo assieme all’Australia, mentre la Nuova Zelanda è stabile con 3 Mio hl.
Il consumo mondiale
Il consumo mondiale nel 2018 viene stimato in 246 Mio hl, dato che pare segnare una battuta l’arresto dovuta soprattutto al calo dei consumi in Cina e nel Regno Unito.
In Europa il consumo di vino è stabile nella maggior parte dei paesi, ad eccezione della Spagna (in aumento con 10,7 Mio hl), del Portogallo (5,5 Mio hl), della Romania (4,5 Mio hl) e dell’Ungheria (2,4 Mio hl).
In Cina il consumo del 2018 è in calo del 6,6% rispetto al 2017. Gli Stati Uniti sono il primo consumatore mondiale dal 2011, in crescita dell’1,1% rispetto al 2017. Per quel che riguarda l’America del Sud il consumo è in leggero calo, tranne per il Brasile, dove il consumo del 2018 resta stabile e si conferma in 3,6 Mio hl.
Scambi mondiali di vino
Gli scambi mondiali di vino per il 2018 sono in leggera crescita con 108 Mio hl, con un giro d’affari pari a 31,3 Mrd EUR in incremento pari all’1,2%.
La Spagna è il primo esportatore in volume e detiene quasi il 20% del mercato mondiale. Australia, Stati Uniti e Argentina hanno incrementato i volumi esportati, mentre Italia, Francia, Cile e Sud Africa risultano in calo.
Le prime stime per i raccolti del 2019
Le prime stime sul raccolto 2019 sembrano mostrare una riduzione nella maggior parte dei paesi dell’emisfero australe, in particolare l’Argentina, Brasile e Cile. In Australia si sono registrate alte temperature durante l’estate che avrebbero danneggiato i raccolti, mentre il Sud Africa soffre ancora di siccità.
La Nuova Zelanda sembra registrare un raccolto in crescita rispetto all’anno precedente.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.