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SELIDA, IL GEWÜRZTRAMINER DI TRAMIN

Conosciuta come “Casa del Gewürztraminer”, Cantina Tramin, del Gewürztraminer, vitigno autoctono aromatico per eccellenza, ne ha fatto una missione. Infatti, indiscutibilmente suo è il merito di aver trasformato un’eccellente tipica produzione territoriale, in un cru di fama internazionale.

Ciò le ha valso numerosi successi e premi di critica sia in Italia, che nel resto del mondo.

La celebrità di Cantina Tramin e del suo Gewürztraminer è data dalla sua particolare impronta aromatica che rappresenta anche la firma inconfondibile di un “terroir “ unico e ineguagliabile, che si trova proprio su queste colline incastonate tra lo splendore delle montagne.

Ultimo nato e fresco di debutto all’ultima edizione di Vinitaly, è Selida 2015, Gewürztraminer in purezza ottenuto dai vigneti selezionati nelle zone tra le più ripide di questo territorio, su terreni scoscesi che si sviluppano su terrazzamenti a un’altezza variabile tra i 300 ai 500 metri slm.  Così le uve beneficiano a lungo di una magnifica esposizione solare ottenendo un’evoluzione ottimale dei loro profumi che, grazie alle notevoli escursioni termiche, preservano tutta la loro carica aromatica che si esprime in un bouquet olfattivo di rara complessità ed eleganza. 

Selida 2015, dal giallo paglierino con riflessi dorati, già nel calice rivela esuberanti sfaccettature di una personalità ben definita, una carica aromatica sensuale, di rara eleganza. Un vortice olfattivo che si apre con sentori intensi di petali di rosa, note che accompagnano a un inconfondibile, inebriante bouquet fiorito-fruttato che si evolve in note più tipicamente speziate e orientaleggianti che richiamano il litchi e la maracuja.  Estremamente piacevole al palato, è di una freschezza sorprendente.

SELIDA TRAMIN

Il nome di questa nuova magistrale interpretazione di Gewürztraminer, Selida, è stato scelto perché trae origine dall’alto tedesco antico, lingua locale di un tempo, che significa “piccolo maso”: micro sistema agricolo ideale e modello produttivo tipico delle genti di queste valli, su cui si fonda anche l’organizzazione di Cantina Tramin, che abbraccia nella sua cooperativa 300 piccoli proprietari che coltivano 260 ettari di vigneti.

Cantina Tramin, è una tra le più antiche cooperative dell’Alto Adige (terza in ordine di età).

Fondata nel 1898 da un parroco, Christian Schrott, allora deputato al Parlamento di Vienna, che decide di dare vita a questa realtà, insieme ad alcuni viticoltori della zona. Nel 1971 avviene la fusione con la Cantina Sociale di Egna, realtà datata 1893.

A quasi cent’anni dalla data di fondazione, il 1989 è un anno che entra a far parte della storia di Cantina Tramin perché vede l’avvio del progetto “Selezione ‘Terminum”, primo intervento di promozione della qualità enologica. Questo progetto sarà destinato a orientare tutta la produzione di Cantina Tramin verso valori assoluti di eccellenza e darà vita, a partire dal 1991 alle prime annate di vini che nel corso degli anni riceveranno ottime recensioni e importanti premi.

Nel 2001 viene allestito l’impianto del nuovo centro di torchiatura, che sfrutta la forza di gravità e consente di lavorare le uve con delicatezza, massima cura, oltre che nel pieno rispetto della materia.

Nel 2010 si è concluso il grande intervento di riprogettazione e ristrutturazione architettonica della sede dell’Azienda, curato dall’architetto Werner Tscholl. La sua struttura che ricorda i tralci di vite, è perfettamente integrata nella bellezza del paesaggio ed è stata concepita in un’ottica di alto risparmio energetico ed ecosostenibilità, nella filosofia che è poi alla base di ogni scelta aziendale.

Filosofia applicata in ogni ambito all’interno della sua organizzazione: Cantina Tramin impiega un sistema di incentivazione economica che premia i singoli soci che adottano metodi di allevamento ecosostenibili della vite e che quindi operano nel pieno rispetto della natura. Tali incentivi hanno concorso all’eliminazione dell’uso di diserbanti e, a oggi inoltre, circa 20 ettari di vigneto vengono lavorati in maniera biologica o biodinamica, quota destinata a crescere con il tempo.

La struttura stessa della cooperativa costituisce anche un perfetto esempio domestico di “Fair Trade” in cui 260 ettari di superficie sono coltivati da 300 proprietari grazie al sostegno organizzativo, di marketing e commerciale di Cantina Tramin. Un modello aziendale che permette di sostenere realmente le famiglie dedite alla viticoltura, che possono così continuare a conservare un rapporto positivo con la propria terra, un territorio alpino che richiede impegno e lavoro intensi e che, se fosse portato avanti singolarmente, non produrrebbe risultati economicamente sostenibili.

Quella di Cantina Tramin è una solida cultura cooperativa, unita da sempre dalla comune vocazione alla qualità e da un forte legame con la propria terra. La capacità di fare sistema, la flessibilità e lo stretto legame tra uomo e territorio, rappresentano una visione illuminata della gestione del lavoro che qui, è sempre al massimo livello di efficienza. Un esempio aziendale virtuoso, citato anche di recente nella rivista inglese Decanter che inserisce Cantina Tramin nella classifica delle otto migliori cantine-cooperative italiane, e la definisce “produttore del miglior Gewürztraminer d’Italia, in grado di tenere testa anche ai migliori Gewürztraminer d’Alsazia”.

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