La famiglia Ruggeri, nella panoramica del vino italiano, ha una storia relativamente recente, sicuramente non di secondo piano rispetto a molte altre.
In pochi decenni la famiglia Ruggeri, e in particolare con il loro famoso Prosecco, è diventata estremamente popolare in tutta Italia e sta rapidamente guadagnando riconoscimenti di tutto prestigio in molti altri paesi stranieri. Non vantano il “pedigree” storico di molti dei loro concorrenti, ma quello che la famiglia Ruggeri ha in più è una sensibilità moderna che aiuta a metterli in sintonia con le esigenze del moderno intenditore e consumatore. Insomma, una marcia in più che li proietta dalla contemporaneità al futuro.
La storia
Vi abbiamo, in questo blog, raccontato la storia di famiglie molto antiche, che hanno avuto un ruolo attivo nel corso della storia italiana. La famiglia Ruggeri all’opposto è l’esempio di un moderno mondo legato al vino e di tutte le sue più avanzate idee. I Ruggeri si non avvalsi della collaborazione di vari vitigni e hanno fatto in modo che il loro marchio di Prosecco diventasse tra i preferiti in Italia.
Fondata nel 1950, la cantina Ruggeri è stata gestita prima da Giustino Bisol, con cui Ruggeri Prosecco ha cominciato a raggiungere un certo livello di fama a livello locale. La cantina era inizialmente conosciuta solo localmente nella piccola località di Santo Stefano di Valdobbiadene, tuttavia nel tempo la sua popolarità è cresciuta esponenzialmente. La famiglia continua a lavorare e crescere nel settore vinicolo soprattutto negli anni ’80 e finalmente nel 1990
la sua attuale residenza. Ora, con una sede più grande e più avanzata, questa piccola azienda vinicola è in grado di produrre una varietà di Prosecco tra le più famose al mondo.
La nuova cantina è ora dotata di strutture che permettono alla famiglia di produrre fino a 1 milione di bottiglie su base annua: circa il 60% di queste bottiglie sono destinate al commercio in Italia, il restante 40% per il commercio nel resto del mondo, attualmente più di 35 paesi in tutto il mondo.
La cantina vanta una invidiabile organizzazione, e una grande rete di piccoli coltivatori esterni. Vanta due prestigiose linee di produzione, per ottener sempre il meglio dalle uve raccolte.
I produttori garantiscono inoltre che prendono solo uve dai migliori agricoltori locali, la maggior parte dei quali operano nel comune di Valdobbiadene. Tutte le uve utilizzate dalla cantina Ruggeri sono regolate da DOCG, il che significa che sono approvazione e certificate da parte dell’organizzazione.
La famiglia coltiva direttamente una parte dei vigneti, soprattutto per la produzione di Cartizze, Prosecco Superiore. Ma tuttavia la richiesta che supportano è molto amplia e per questo prediligono la collaborazione con fidati agricoltori esterni.
Caratteristiche
Questo particolare e variegato afflusso di uve provenienti da diversi fornitori ha consentito alla famiglia Rugerri di sviluppare una serie di Prosecco adatti per diverse occasioni. Ad esempio il Prosecco Brut, che presenta un sapore di agrumi e drupacee, che si combina con una serie di sapori e aromi floreali per creare una versione particolarmente elegante del vino.
Il Prosecco di Santo Stefano, che ha un sapore molto più ricco e con bollicine più fini e un interessante contrasto tra i sapori fruttati e l’aroma fragrante del pane fresco.
Data l’ampi varietà di Prosecco prodotta, è difficile darvi una connotazione generale dei sapori che potrete incontrare. Ogni palato predilige qualche cosa di particolare e la produzione di prosecco Ruggeri va sicuramente provata tutta.
Accompagnamento
Come dicevamo l’ampia produzione fornisce una vasta gamma di piatti raccomandati.
In generale il Prosecco è un vino leggero e fresco, che ben si adatta al pesce e ai dessert. Ma ultimamente alcuni molti sommelier lo consigliano con pietanze a base di carne poco saporita e addirittura come accompagnamento alla pizza.