Facile da trasportare, in tasca, nel portafogli o nella borsa, pratico da usare e adatto a ogni bottiglia: il Wine Condom è un ottimo alleato per tutti gli amanti del vino che intendono mantenere intatti l’odore e il sapore di una bottiglia stappata e non consumata del tutto. Merito dell’intuizione di un giovane ragazzo americano e dei finanziamenti che ha avuto attraverso il crowfounding.
Come conservare il vino aperto
È capitato a tutti, magari nel corso di una cena in compagnia di amici, di stappare una bottiglia di vino che resta intatta o consumata a metà, facendo sorgere a fine serata con il problema di come conservarla in modo adeguato. I rimedi più tradizionali, dal cucchiaino che gli anziani consigliano per preservare le bollicine ai tappi riutilizzabili di sughero o di plastica, alla lunga infatti non si rivelano efficienti e rischiano di compromettere il sapore originario del nostro amato vino, soprattutto se messa in frigo con altri alimenti.
Arriva il profilattico da vino
Dall’America arriva però una soluzione a questo problema, grazie all’intuizione avuta da un ragazzo di Dallas in collaborazione con la madre: il 21enne Mitchell Strahan e la mamma, la 47enne Laura Bartlett, hanno infatti creato il primo preservativo da vino, battezzato proprio “Wine Condom”. A leggere così la notizia si rischia di fraintendere questo “gadget”, che invece ha un metodo di utilizzo davvero semplice e geniale: si tratta, infatti, di un piccolo profilattico in gomma che va posizionato sul collo della bottiglia, ricoprendone per intero l’apertura e sigillando la confezione. In questo modo, si impedisce qualsiasi passaggio di elementi gassosi, aria o di odori che possono falsificare il gusto del vino.
Tra genio e malizia
Tra gli altri vantaggi del Wine Condom, come si legge sul sito Web messo a punto da Mitchell e dalla signora Bartlett, ci sono anche alcuni aspetti pratici: innanzitutto, è facile da usare, ma soprattutto da riutilizzare (anche due o tre volte, fino a quando non perde in elasticità) e da gettare nella raccolta differenziata, e crea anche un clima di divertente e maliziosa complicità tra i commensali. Come i normali preservativi, infatti, anche questo per il vino è incartato in una bustina di plastica salva freschezza, quadrata e dorata, da strappare prima dell’uso; inoltre, ogni confezione acquistata contiene al suo interno 6 pezzi. E la bottiglia così preservata può essere conservata in frigorifero in posizione verticale o orizzontale.
Come nasce un’idea
Curiosa è anche la storia che c’è dietro a questa invenzione. Tutto nasce nel 2013, quando Laura Bartlett torna a casa portando con sé una bottiglia di buon vino Riesling, già aperta e piena a metà, sigillata con mezzi di fortuna (un tappo e dei semplici elastici) per conservarla in frigo. Il giovane Mitchell si rende conto che non esiste ancora una soluzione migliore, e quindi comincia a lavorare al prototipo del Wine Condom, che prende forma nei mesi successivi. Mamma e figlio hanno bisogno di sostegno imprenditoriale per avviare l’attività, e perciò pubblicano richiesta di crowdfunding: in pochi mesi, la raccolta fondi ha raggiunto la cifra prefissata (7500 dollari) e quindi si passa dall’idea alla commercializzazione del prodotto, che oggi può essere acquistato da qualsiasi parte del mondo.
Fonte immagine: The Green Hand2