Oggi xtraWine vi propone uno dei piatti tipici di questa stagione autunnale, da servire caldo accompagnato a dei crostini di pane: la minestra di castagne.
Le castagne sanno evocare come pochi altri frutti la stagione della loro raccolta, l’autunno. Inoltre la castagna custodisce una storia secolare di sostentamento delle periferie povere nel mediterraneo nei mesi autunnali e invernali.
Essendo un frutto che si raccoglie tra ottobre e novembre ed essendo particolarmente nutriente è stato definito per molto tempo il pane dei poveri. La castagna infatti poteva essere facilmente miscelata alle farine di vari cereali ed essere utilizzata per la panificazione. E allora sorge spontanea la domanda…
Perchè le castagne costano tanto?
Oggi le castagne costano tanto poichè la loro raccolta è particolarmente onerosa essendo ancora prevalentemente manuale. Infatti ogni pianta ha una resa di circa 15 kg di frutto di cui una percentuale rilevante (fino al 30%) risulta bacato. A questo si aggiunge la relativa scarsità di castagneti rimasti dopo le guerre mondiali. Nel 1900 infatti, in particolare nei dopo-guerra, la popolazione ha teso ad accentrarsi nelle città e nelle pianure in cui coltivazioni e scambi commerciali risultavano più semplici in un economia ridotta all’osso.
Così sono stati lasciati in stato di abbandono i castagneti (che preferiscono le pendenze appenniniche o collinari) fino agli anni 80-90 quando la bontà del frutto, in particolare del marrone, ha permesso una ripresa della produzione di castagne e marroni.
Come già detto le castagne sono molto nutrienti pur essendo composte dal 50% d’acqua. In particolare sono ricche di amido, fibre, proteine e sali minerali, oltre che una fonte naturale di vitamine del gruppo B. La castagna è perfetta anche in molti tipi di diete dimagranti avendo un contenuto minimo di grassi, tra l’altro quasi totalmente insaturi. Vediamo come prepararle.
Ingredienti:
- 500 g di castagne
- 1 porro
- 1 carota
- 2 coste di sedano
- 1 litro di brodo vegetale
- 2-3 fette di pane
- olio extravergine d’oliva q.b.
- sale, pepe q.b.
Preparazione:
- Mettete sul fuoco una pentola di acqua salata e portate a bollore.
- Lavate per bene le castagne, incidetele con un piccolo taglietto, versatele nell’acqua bollente per 20 minuti.
- Scolatele, sbucciatele e mettetele in un recipiente.
- Prendete un tagliere e tritate finemente il porro, la carota e le coste di sedano.
- In una pentola dai bordi alti, versateci un giro d’olio, il trito di verdure e fatelo rosolare per qualche momento, poi versateci il brodo vegetale.
- Versateci le castagne e fatele cuocere per altri 20-25 minuti.
- Nel frattempo tagliate il pane a cubetti e infornatelo in forno caldo a 180-200 °C per 10-15 minuti, finché non sarà bello dorato, quindi togliete il pane e lasciatelo raffreddare.
- Con un frullatore ad immersione emulsionate il tutto fino ad ottenere una crema omogenea.
- Salate, pepate a piacere, quindi servite ancora caldo.
Qual è il vino in abbinamento?
Il vino perfetto in abbinamento è un Teroldego Rotaliano DOC, un vino rosso dal profumo fruttato con note aromatiche di piccoli frutti rossi e violette, strutturato al gusto, equilibrato ed avvolgente.
Il vitigno utilizzato per questo vino è il Teroldego, un vitigno diffuso esclusivamente nell’area denominata Campo Rotaliano, in provincia di Trento, dove sembra sia arrivato dalla vicina provincia di Verona dove, seppur raramente, si trova ancora sotto il nome di teroldico. L’origine veronese è supposta perché attorno al Lago di Garda una volta si coltivava un’uva molto simile con il nome di Tirodola derivato dal sistema d’allevamento utilizzato per coltivarla, detto con le tirelle.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.