Un vitigno dalle origini molto antiche tipico dell’Italia centrale è l’uva passerina, un uva bianca che ha un’origine abbastanza controversa: infatti anche se alcuni considerano questo vitigno originario della provincia di Frosinone, gli enologi hanno stabilito che l’uva passerina ha avuto origine nelle Marche.
Regioni di coltivazione
Molto simile come caratteristiche al Trebbiano Toscano, anche se paga nei confronti di quest’ultimo in termini di resa produttiva e di resistenza a malattie e condizioni climatiche, l’uva passerina è coltivata in maggioranza nelle province marchigiane del Piceno, e in quella di Frosinone, la quale risulta essere l’unica zona del Lazio ad averne tracce di coltivazione.
Altre regioni in cui si coltiva sporadicamente questo vitigno sono l’Emilia-Romagna e l’Abruzzo, anche se il territorio ideale a livello di conformazione rimane quello collinare delle Marche, tra i 200 e i 300 metri di altitudine, e con una composizione sabbiosa e calcarea del terreno.
Il suo nome è dovuto al fatto che i passeri si cibano molto volentieri dei suoi acini estremamente polposi e piccoli, i quali regalano un vino in purezza di grande qualità, che fino agli anni ’60 era riconosciuto e prodotto da molti viticoltori e agricoltori.
Il confronto col Trebbiano toscano
L’introduzione del Trebbiano Toscano ha poi messo in crisi l’uva passerina dal punto di vista produttivo, visto e considerato che a livello di conformazione, i grappoli di questo vitigno sono meno densi e dalle dimensioni più piccole rispetto a quest’ultimo.
La recente riscoperta del vitigno di uva passerina da parte dei viticoltori ha avuto poi il suo giusto premio nel 2011, anno in cui è stata conferita la Denominazione di Origine Certificata e Garantita a vini marchigiani da essa derivati come il Falerio dei Colli Ascolani e l’Offida Passerina, al fine di tutelare un’uva da cui si ricava un vino dai profumi delicati e dalla piacevole freschezza, abbinabile con piatti a base di pesce, e dalla buona sapidità di base.
Per quanto riguarda invece la provincia di Frosinone, ad essa è stata conferita la meno nobile Indicazione Geografica Tipica, di cui si fregia il vino Passerina del Frusinate.
Caratteristiche dell’uva passerina
Dal punto di vista delle caratteristiche peculiari, i grappoli di uva passerina presentano una buona concentrazione di zuccheri, che anche durante i processi di vinificazione rimane pressoché intatta.
Altra caratteristica peculiare dell’uva passerina la forte acidità, oltre che l’elevata presenza di polifenoli, sostanze che contribuiscono al benessere dell’organismo svolgendo una funzione antiossidante.