Il vino Casavecchia è un prodotto Doc che nel corso degli anni trova sempre più consensi. È un vitigno autoctono che dal Novembre 2011 si fregia della Denominazione di Origine Controllata come “Casavecchia Doc di Pontelatone”. Da anni, il Casavecchia ha un consenso sempre crescente e dall’essere un prodotto di nicchia è diventato un vino di qualità che conquista sempre più fette di mercato al di fuori dei confini della Campania. Ma questo eccellente vino ha rischiato di non arrivare fino ai nostri giorni.
La storia del vino Casavecchia
Se oggi tutti possono gustare il suo buon sapore lo si deve all’intuizione di Prisco Scirocco, nato a Pontelatone nel 1875. L’uomo, quando avevo 35 anni, trovò, all’interno di un rudere della sua proprietà (oggi ancora esistente nei pressi della vecchia masseria denominata “Ciesi” nel Comune di Pontelatone) una vite che aveva almeno cento anni. Questa vite dava un’uva ottima per la produzione di vino rosso. Prisco Scirocco cominciò a prendere da quella vite secolare alcune talee con cui impiantò un primo filare di viti. La gente di Pontelatone e del vicino comune di Castel Di Sasso, apprezzando il prodotto, cominciò ad andare da lui per ottenere delle talee per piantarle nei loro vigneti. Quella gente, secondo i racconti dei locali iniziò a dire: “jamme a piglià l’uva e chella casa vecchia”, che in dialetto locale significa “andiamo a prendere le talee dell’uva nata in quella casa vecchia”. Da questo la spiegazione del nome di questo vino: Casavecchia.
Il vino Casavecchia raggiunge i 20 anni di invecchiamento
Secondo il Dott. Antonio Di Giovannantonio, enologo e grande conoscitore del Casavecchia, “Oggi il vino Casavecchia è un potente nettare dall’intenso colore rosso che può essere davvero apprezzato e valorizzato solo in seguito ad un affinamento in rovere di 15-18 mesi e ad un successivo affinamento in bottiglia di almeno 4 o 5 anni. Ritengo personalmente, in base alla mia esperienza che un eccellente Casavecchia, ottenuto dalle uve migliori, possa raggiungere tranquillamente i 20 anni e più di invecchiamento. Oggi la DOP Casavecchia di Pontelatone è per la sua estensione territoriale una delle più piccole se non la più piccola d’Italia, proprio per questo è naturalmente incline ad un discorso di elevata qualità, si tratta di una DOP dal grande e glorioso futuro”.