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Kettmeir, progressio in traditione

Una storica cantina immersa nei vigneti altoatesini, testimone e messaggera dei saperi del tempo. Un’azienda all’avanguardia in cerca di nuovi scenari da esplorare.

La tradizione come valore da tramandare, il progresso come visione da perpetrare. E un unico obiettivo da perseguire: il vino.

Profumato, elegante, territoriale.

In ogni chicco d’uva, la storia di questa terra. In ogni goccia di vino, il saper fare della sua gente. In ogni bollicina, un modo di essere.

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La sostenibilità sociale e ambientale

Da un secolo Kettmeir costituisce un punto fermo del comparto vitivinicolo dell’Alto Adige e nel corso degli anni, con i suoi 60 fedeli viticoltori, ha instaurato uno stretto rapporto di collaborazione basato in primo luogo sull’onore e sulla fiducia reciproca.

L’uva, lavorata dai viticoltori e conferita alla cantina da decenni, proviene da poco più di 55 ettari di terreno. Kettmeir ha permesso loro di crescere professionalmente e mantenere le loro attività anche in quelle zone dove le macchine agricole non possono essere adoperate, a 800 m s.l.m. e oltre (viticoltura eroica).

Kettmeir condivide con i propri conferitori le scelte delle varietà da coltivare e le tecniche da utilizzare in vigneto. Garantisce loro anche delle prospettive sicure sui Masi. Tipica residenza locale, comprende la casa in cui vivere e il terreno circostante, da sempre il centro dell’esistenza e la principale fonte di sostentamento dei suoi operosi abitanti. Tre dei vini della linea “Le Grandi Selezioni” arrivano da questi Masi e sono dei veri e propri cru:

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IL RISPETTO AMBIENTALE

Kettmeir collabora con i propri conferitori affinchè tutti i loro terreni siano condotti secondo il protocollo dell’Agenda 2030 del Consorzio Vini Alto Adige. Sempre nel rispetto dell’ambiente, Kettmeir esige che i conferitori seguano stretti protocolli di lotta integrata che prevede pratiche come:

  • La confusione sessuale
  • L’utilizzo accorto dell’acqua di irrigazione
  • Il progressivo del diserbante chimico, che dovrebbe essere totalmente abbandonato entro il 2023

VERSO IL BIOLOGICO

L’utilizzo di questo protocollo è solo una delle tappe di transito che porterà Kettmeir verso una coltivazione sempre più biologica.

LE ENERGIE RINNOVABILI

Nell’ottica di un crescente utilizzo di energie rinnovabili, Kettmeir ha investito su un avanzato impianto geotermico, sfruttando l’energia presente nel sottosuolo, mediante un circuito chiuso di circolazione dell’acqua, per raffreddare e riscaldare gli ambienti della cantina. Durante i mesi caldi, il sottosuolo tende a immagazzinare il calore che viene speso invece durante i mesi più freddi per riscaldare gli ambienti.

Il metodo classico Kettmeir: l’Alto Adige in ogni calice

“Si parla tanto di territorio, e allora noi vogliamo che si senta da quando si mette il naso nel bicchiere. Chi beve il Metodo Classico Kettmeir deve pensare: ecco l’Alto Adige”. Josef Romen, enologo di Kettmeir

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Naturalmente eleganti, istintivamente raffinate, le bollicine del Metodo Classico Kettmeir sprigionano già al primo assaggio un’intensa aromaticità e una freschezza deliziosa. Le altezze, generosamente offerte dal territorio altoatesino, i venti freddi del nord che incontrano le correnti calde del Mediterraneo e le decise escursioni termiche, creano l’ambiente ideale per le uve Pinot Bianco e Pinot Nero, e per lo Chardonnay, indispensabili punti di partenza per questi spumanti inconfondibili.

Nel 1992 Kettmeir inizia la spumantizzazione del Metodo Classico con Athesis Brut: vinificazione separata per i tre vitigni Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Nero con pressatura soffice delle uve e fermentazione a temperatura controllata 14-16 °C. L’affinamento avviene in acciaio inox fino in primavera sui lieviti della prima fermentazione. Al vino base viene aggiunto del liquer de tirage, posto in bottiglie chiuse con tappo corona e accatastate in cantina a 10-12 °C, dove inizia la seconda fermentazione. Finita questa il prodotto rimane sui lieviti per almeno 24 mesi.

Qualche anno dopo, l’azienda vitivinicola decide di introdurre nella propria gamma il raffinato Athesis Brut Rosé: vinificazione in rosato delle uve Pinot Nero, che rappresentano la parte dominante della cuvée, con breve macerazione delle bucce e successiva pressatura soffice, quest’ultima riservata anche alle uve Chardonnay provenienti da zone ad altissima vocazione spumantistica. La fermentazione è condotta, separatamente per le due varietà, a temperatura controllata di 15-16 °C. Dopo la formazione della cuvée, in primavera al vino base viene aggiunta la liqueur de tirage cui segue la seconda fermentazione in bottiglia alla temperatura di cantina di 11-12 °C, con il prodotto che rimane poi sui lieviti per almeno 22 mesi.

La selezione di vigneti particolarmente vocati e l’attenta lavorazione delle uve di queste aree di montagna, segnano una nuova tappa fondamentale nel 2011 con la produzione della prima annata del “1919” Riserva Extra Brut: da uve Chardonnay e Pinot Nero, i grappoli delle due varietà provengono da vigneti di medio/alta collina. Una quota dello Chardonnay fermenta e affina in barrique, mentre il restante Chardonnay e il Pinot Nero fermentano, separatamente per varietà, in acciaio a temperatura controllata di 14-16 °C, cui fa seguito affinamento sui lieviti fino in primavera inoltrata. Si esegue, quindi, l’unione dei vari vini (Chardonnay dal legno, Chardonnay e Pinot Nero dall’acciaio) con l’aggiunta del liqueur de tirage, la messa in bottiglia e la disposizione in cantina a 10-12 °C per la seconda fermentazione e la sosta sui lieviti per una media di almeno 60 mesi. Dopo la fase di degorgement le bottiglie riposano altri tre mesi prima della presentazione sul mercato.

L’ultima tappa della storia del Metodo Classico Kettmeir viene raggiunta nel 2019, anno in cui si è celebrato il centenario della cantina. L’azienda vitivinicola, completamente rinnovata, decide di avventurarsi con nuove sperimentazioni nella spumantizzazione: nasce così il Pas Dosé.

I grappoli di Pinot Bianco, Chardonnay e Pinot nero provengono da vigneti di medio/alta collina. La prima fermentazione avviene separatamente per varietà, in acciaio a temperatura controllata di 14-16 °C, cui fa seguito affinamento sui lieviti fino in primavera inoltrata. Si esegue, quindi, l’unione dei vari vini con l’aggiunta del liquer de tirage, la messa in bottiglia e la disposizione orizzontale nella moderna cantina di maturazione a 10-12°C per la seconda fermentazione e la sosta sui lieviti per minimo 40 mesi. Nella fase di dégorgement non vi è aggiunta di vero e proprio liqueur d’expedition ma solo rabbocco con vino di altre bottiglie in modo da garantire un prodotto senza zuccheri aggiunti.

Kettmeir Alto Adige Pas Dosé 2016, l’unico dosaggio zero tra i Metodo Classico Kettmeir.

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