Se la vendemmia sta entrando nel vivo e le cantine italiane sono pronte ad accogliere i 46 milioni di ettolitri che entreranno nelle prossime settimane, occorre considerare le scorte già presenti nelle cantine.
A quanto ammontano le scorte?
In base ai dati del ICQRF (Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari) sui dati del Registro Telematico aggiornati al 1 settembre 2019 le scorte ammontano a 31,35 milioni di ettolitri suddivisi tra 15,95 milioni di ettolitri di DOP, 7,74 milioni di ettolitri di IGP e 7,66 milioni di ettolitri tra altri vini e varietali non a denominazione.
Analisi dei dati
La regione più fornita risulta essere il Veneto con 8,04 milioni di ettolitri di vino (4,67 vini DOP, 2,04 IGP, 1,32 vini generici) corrispondenti al 25,64% del totale. Segue l’Emilia Romagna con 3,92 milioni di ettolitri (0,73 vini DOP, 0,9 IGP, 2,28 vini generici), poi la Toscana con 3,1 milioni di ettolitri (2,04 vini DOP, 0,78 IGP, 0,27 vini generici), segue il Piemonte con 3,07 milioni di ettolitri (2,08 vini DOP, 0,18 IGP e 0,8 vini generici); infine c’è la Sicilia con 2,41 milioni di ettolitri (1 vini DOP, 0,87 IGP, 0,53 vini generici).
Se si guardano le denominazioni al primo posto c’è il Prosecco con 1,81 milioni di ettolitri, seguita con 1,05 milioni di ettolitri dai vini Terre Siciliane, IGP Veneto con 1,03 milioni di ettolitri. Poi è la volta del Montepulciano d’Abruzzo con 882.000 ettolitri, seguita dai vini Delle Venezie con 873.000 ettolitri, IGP Toscana con 794.000 ettolitri, Chianti con 783.000 ettolitri, IGP Puglia con 738.000 ettolitri, quindi IGP Salento con 564.000 ettolitri.
Denominazioni più prestigiose
Le denominazioni più prestigiose sono il Chianti Classico con 490.000 ettolitri, seguita dal Barolo con 405.000 ettolitri, seguito dall’Amarone con 394.000 ettolitri, il Franciacorta con 331.000 ettolitri, Brunello di Montalcino con 306.000 ettolitri, il Soave con 248.000 ettolitri, il Nobile di Montepulciano con 186.000 ettolitri, il Barbaresco con 109.000 ettolitri ed il Lugana con 100.000 ettolitri.
Focus sul Veneto
Il Veneto si prepara alla vendemmia e la produzione 2019 in cui la resa in vigna è prevista in calo del -7-8%. Nonostante questo dato negativo risulta in crescita l’imbottigliato: +7-8% per l’Amarone e il Ripasso.
L’agronomo Renzo Caobelli ha presentato i dati per la prossima vendemmia dalla quale il Consorzio Tutela Vini Valpolicella si aspetta un prodotto con caratteristiche migliori rispetto alle annate precedenti, grazie, soprattutto, ai tenori ottimali zuccheri, buone acidità e percentuali notevoli di antociani che sono superiori rispetto al 2018. L’andamento fitosanitario non ha evidenziato particolari problemi, grazie alla corretta gestione degli agenti patogeni.
Andrea Sartori, Presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella ha affermato:
“Una crescita significativa del prodotto imbottigliato che per esperienza è parametro attendibile sulle vendite. Un buon segno ma non basta, la partita si gioca anche sul prezzo quindi non bisogna abbassare la guardia, sia in sede consortile che nelle trattative private. La qualità si paga“.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.