La cultura del vino in Israele ha origini antiche, tanto che ci sono numerosi riferimenti nella Bibbia, anche se la viticultura moderna è nata con la fondazione, nel 1848, della cantina di Rabbi Shore.
Origini della viticoltura
Padre della viticoltura israeliana è stato Edmond de Rothschild, proprietario di Château Lafite in Francia nel Médoc, che nel 1882 finanziò la realizzazione della cantina Carmel.
Fino al secolo scorso i vini erano consumati quasi esclusivamente durante le funzioni religiose e le festività nazionali perché seguivano i dettami Kosher. Solo negli anni Ottanta la viticoltura ha acquisito un’importanza commerciale, ottenendo un discreto export in alcuni paesi del mondo come U.S.A. e Canada.
Il clima
Israele gode di un clima mite, con estati secche e lunghe, inverni piovosi, entrambi caratterizzati da buone escursioni termiche tra notte e giorno, che in alcune zone dell’entroterra, sugli altipiani e zone montuose, favoriscono la produzione di vini profumati e di qualità.
Terreni
I terreni sono molto vari e in alcune zone sono calcarei, argillosi e con marne, in altre zone sono tufacei e vulcani.
Dove vengono coltivate le viti?
Le zone vocate a viticoltura sono le alture del Golan e le catene montuose della Galilea.
Sulle alture della Galilea il terreno è ricco di calcare e marna, favorendo i vitigni bordolesi, ma che si è rivelato ottimale anche per grenache, mourvèdre e syrah, che in questi luoghi danno vini speziati e con un tannino molto grintoso. In queste zone si trova l’azienda Carmel, azienda storica che fino a pochi anni fa produceva il 60% del vino israeliano. Altra azienda giovane è Golan Heights che è nata nel 1976 sulle alture del Golan e oggi produce un discreto spumante metodo classico da sauvignon blanc.
Le alture della Giudea
Le alture della Giudea sono costituite da terreni ricchi di una particolare terra rosa ricca di minerali, che rendono il terreno idoneo allo sviluppo di vitigni bordolesi ed il vino risulta avere sentori di frutti di bosco a bacca nera, pepe e note di olive.
La pianura costiera
I terreni della pianura costiera posta ai piedi degli altipiani sono ideali per la coltivazione di merlot e cabernet sauvignon, dai quali si ottengono vini potenti e con eleganti note di prugna e frutti di bosco, come quelli della Recanati Vinery, vini diffusi negli Stati Uniti.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.