Argiolas, storia e tradizione
La Cantina Argiolas si trova a Serdiana nell’entroterra cagliaritano. La storia dell’Azienda comincia agli inizi del ‘900 in un territorio da sempre vocato alla coltivazione della vite e dell’ulivo.
Antonio Argiolas comincia a piantare le prime vigne della tenuta con l’idea precisa di produrre solo vini di qualità. Una tradizione familiare che è stata tramandata di generazione in generazione fino ad arrivare ai giorni nostri. La zona di Serdiana è caratterizzata da dolci colline, che dall’entroterra scendono verso il golfo di Cagliari. Il clima è tipicamente mediterraneo, molto soleggiato e ventilato, ma mitigato nelle sue asprezze stagionali dalle dolci brezze del mare. Una zona particolarmente adatta alla coltivazione della vite, che dimora nel cagliaritano fin dal tempo dei primi insediamenti dei Fenici. La tenuta di Serdiana rappresenta il cuore storico dell’azienda. Si estende per circa 20 ettari coltivati con i vitigni autoctoni più importanti, soprattutto a bacca rossa. Nella tenuta di Sisini, che si estende su circa 60 ettari nel comune di Siurgus, vengono invece coltivate la varietà a bacca bianca, che possono beneficiare di suoli composti da marne ricche di arenarie e calcare particolarmente adatti ad esaltare profumi ed aromi del vermentino.
Nascita di un grande vino
Turriga è il vino più famoso della Cantina Argiolas, la vera punta di diamante della produzione dei rossi. Il vino nasce dalla collaborazione tra l’enologo della Cantina Argiolas Mariano Murru e Giacomo Tachis, il grande enologo piemontese recentemente scomparso, padre di famose etichette come: Tignanello, Solaia, Guado al Tasso, Sassicaia e Pelago. Tutti vini straordinari e innovativi, che fanno ormai parte delle eccellenze del nostro panorama enologico. Il Turriga è frutto di un sapiente uvaggio di diversi vitigni autoctoni sardi: cannonau (85%), bovale (5%), carignano (5%), malvasia nera (5%). E’ una perfetta sintesi del territorio e delle uve autoctone, che esprime il meglio di questa straordinaria terra. Il successo non si fece attendere e già all’edizione del 1992 del Vinitaly, Turriga si aggiudicò la medaglia d’oro. Fu l’inizio di una notorietà che ben presto si diffuse anche a livello internazionale. Era nato un grande vino.
Isola dei Nuraghi IGT “Turriga” 2011 – Argiolas
Le uve con cui viene prodotto il Turriga provengono dalle vigne coltivate nell’omonima tenuta nelle campagne di Selegas, nell’agro Delegas-Piscina Trigus. Si tratta di una splendida zona collinare situata a un’altitudine di circa 250 metri sul livello del mare. I terreni sono piuttosto poveri, di matrice calcarea, ricchi di ciottoli e di elementi grossolani di disgregazione rocciosa. Dopo un’attenta raccolta manuale delle uve, si avvia la fermentazione alla temperatura controllata di 28/32 °C. La macerazione ha una durata di circa 16/18 giorni, con utilizzo della tecnica del délestage. Il vino matura poi per 18/24 mesi in barriques nuove di rovere francese e completa l’affinamento con 12/14 mesi in bottiglia, prima di lasciare le cantine dell’Azienda per essere messo in vendita. Nel bicchiere ha un bel colore rosso rubino intenso. Il quadro olfattivo è elegante, complesso e intrigante, con aromi di frutta rossa, note di macchia mediterranea, delicati sentori speziati, boisé, balsamici, con suggestive nuances di eucalipto. Al palato ha una buona struttura, grande armonia ed equilibrio gustativo. Il bouquet fruttato è impreziosito dalle note di spezie e dai richiami ad aromi di erbe officinali. La fine trama tannica è perfettamente integrata al corpo del vino e una buona freschezza dona slancio dinamico al sorso. Il finale è lungo e persistente A tavola trova i migliori abbinamenti con carni rosse, in particolare carne alla brace, arrosti, brasati, cinghiale in umido, stracotti speziati o selvaggina.