Chi avrebbe mai pensato che il vino biologico negli ultimi anni a questa parte avrebbe prodotto un successo senza precedenti? Ebbene si, il vino biologico è una delle bevande più apprezzate non solo in Italia ma nel resto del mondo. Negli anni ’80 e ’90 i primi prodotti bio non erano realizzati con ingredienti di qualità come oggi, e per questa ragione la maggior parte dei consumatori tendevano ad ignorarli.
Ma poi tutto è cambiato, forse il ringraziamento dovrebbe andare ai tedeschi, i quali hanno rivalutato i prodotti bio sia per ragioni salutistiche per per motivi ambientali, tuttavia, la maggior parte delle persone, oggi, opta per vini biologici.
La situazione in Italia
Oggi la superficie a vigneto coltivata con metodo biologico nel mondo copre 335 mila ettari con una crescita del + 6,7% dal 2014 al 2015. Da sottolineare come il nostro Bel Paese invece, occupa la prima posizione per quel che concerne le superfici biologiche ad agrumi, la seconda per apicoltura, la terza per olivicultura e la quarta per frutteti e orticoltura.
Per quanto riguarda la produzione del vino, le vigne biologiche italiane hanno realizzato più di tre milioni di ettolitri. Al di là del canale specializzato il vino certificato sta acquisendo via, via un gran Peso nella grande distribuzione che lo ha individuato come prodotto performante la cui crescita del valore a seconda delle categorie, va dal 20 al 70%.
Come si può evincere da questi dati, il biologico sta prendendo gradualmente sempre più piede. Il marchio biologico è senza ombra di dubbio un elemento di grande distinzione . Un esempio è legato all’analisi del consumatore finale, ovvero: Quali sono i fattori che spingono il consumatore ad acquistare vini biologici? Il motivo principale è la naturalità, come accennato precedentemente.
Secondo una recente statistica è stato appurato che il 75% dei consumatori sono disposti a spendere di più purché il vino sia qualitativamente migliore, ma naturale mantenendo intatte le proprietà organolettiche.
Vedendo l’interesse crescente dei consumatori sempre più propensi ad acquistare prodotti bio, ecco che i produttori iniziano ad adottare questo stile di produzione.
Vini biologici: l’importanza dell’export
Anche nel settore biologico arrivano buone notizie per quanto riguarda l’export. Il mercato interno a quanto sembra, sta rispondendo abbastanza bene alla presenza di vini biologici. Ma il successo non si ferma solamente ai confini italiani: è stato dimostrato che la maggiore vendita la si fa nel mercato internazionale.
Questo significa in altri termini che la qualità di vino biologico italiano ha un ottimo posizionamento non solo nel nostro Paese, ma soprattutto all’estero. Sono tantissime le imprese italiane che si reputano alquanto positive , e ritengono in aggiunta, che il loro fatturato possa crescere ancora di più nell’arco di qualche anno.
Il mercato italiano del vino bio produce il 38% del fatturato complessivo in Germania, seguito da USA, e Svizzera.
L’unico ostacolo che a quanto pare non è stato superato è la mancanza di un coordinamento istituzionale solidale dove la promozione tangibile dei vini biologici manca. Tuttavia le istituzioni sono chiamate ad approfondire il fenomeno della produzione biologica che con la costante crescita del consumatore e con il forte background ambientale costituisce un’alternativa possibile in termini di sostenibilità, opportunità commerciali, reputazione del marchio e diversificazione.