Superare i limiti e, in senso più geografico, anche i confini nazionali: è questo l’obiettivo comune di due differenti iniziative promosse dai produttori enologici di Sicilia e Piemonte, che prendono il via proprio in questi giorni e rilanciano la sfida alla conquista di nuovi mercati per vini di qualità eccellente.
Piemonte Land of perfection
È partito ufficialmente il 30 novembre da una location simbolica come il Palazzo Brancaccio di Roma il tour che, per tutto il prossimo anno, porterà i grandi vini del Piemonte per le città del mondo, da Bordeaux a Hong Kong, da Londra alla Cina. A organizzare questo progetto è “Piemonte Land of perfection”, società che riunisce i principali consorzi di vini piemontesi con il sostegno della Regione Piemonte. La base di partenza è già molto interessante, visto che la regione settentrionale vanta già attualmente un miliardo di euro nell’export di vino, il 18 per cento sul totale nazionale del comparto, destinato per il 70 per cento ai Paesi europei e per la rimanente parte fuori Unione Europea.
Piemonte, 2016 vendemmia eccezionale
L’iniziativa romana è servita anche per presentare i numeri significativi della vendemmia 2016 in Piemonte: i 46.700 ettari di terreno coltivato a vite hanno infatti garantito una produzione di 2,54 milioni di ettolitri, in linea con i dati del 2015, con un’incidenza sul totale nazionale pari al 5 per cento, forte di 18 etichette docg e 42 doc. E secondo le previsioni sulla qualità dei vini per l’anno prossimo, gli esperti piemontesi hanno pochi dubbi: una vendemmia tutta a 5 o 4 stelle per i vitigni del Piemonte, con eccellenze per gli storici rossi Barbera, Nebbiolo di Langhe e Roero – da cui nascono, tra gli altri, Barolo e Barbaresco – e per il Brachetto, vino aromatico dell’Acquese (Alessandria), ma anche per il bianco Arneis. “L’annata è stata più regolare delle due precedenti e, tutto sommato, estremamente positiva per la coltura della vite, nonostante un andamento invernale ancora piuttosto irregolare”, spiegano i rappresentanti territoriali.
I vini siciliani puntano alla Svizzera
Si chiama invece “Best Wines of Sicily” l’evento organizzato da Assovini e dalla rivista svizzera Vinum, che porta alcune delle eccellenze vinicole della regione meridionale nel cuore della Svizzera, e per la precisione a Zurigo, dove 300 tra sommelier, giornalisti, operatori della ristorazione di alto livello, buyer e clienti privati hanno l’occasione di conoscere 60 etichette siciliane in un Grand Tasting e ben due seminari che raccontano i segreti della cultura e della produzione vinicola dell’isola.
Sicilia, vini di qualità
La Svizzera è un mercato strategico per l’Italia, e oggi rappresenta il quarto principale sblocco per le nostre produzioni. E alla kermesse di lusso di Zurigo gli ospiti d’onore sono 14 produttori isolani, tra cui Sibiliana (Cantine Europa), Mandrarossa Cantine Settesoli, Castellucci Miano, Cusumano, CVA Canicattì, Donnafugata, Duca di Salaparuta, Firriato, Lombardo vini, Marchesi di San Giuliano, Nicosia, Planeta, Tasca d’Almerita, Tenute di Castellaro, che hanno proposto in degustazione vini provenienti da tutte le province della Sicilia.