Ancora una volta il vino si conferma un fattore importante per l’attrattiva turistica: lo conferma il Rapporto sul Turismo Enogastronomico 2019 di Roberta Garibaldi (professore presso l’Università di Bergamo).
Che cosa dice il Rapporto?
Fare esperienza enogastronimche, in questi ultimi anni, è un desiderio che non hanno solo gli appassionati, ma un pubblico sempre più vasto e diversificato. Il campione intervistato aveva un’età superiore a 18 anni e è stato chiesto se negli ultimi 12 mesi avesse fatto un viaggio che prevedesse almeno un pernottamento, di cui l’enogastronomia ha rappresentato la principale ragione di viaggio. Il turista enogastronomico sempre di più vuole scoprire i sapori locali per acquisire il senso del luogo dove lo si assapora.
Quali sono gli elementi considerati importanti?
Il 59% dei turisti italiani valuta importantissima la presenza di un’offerta enogastronomica con relativa esperienza tematica. Altri elementi che influiscono nel processo decisionale sono:
- la qualità delle produzioni (54%)
- la sostenibilità di strutture ed eventi (50%)
- la disponibilità di prodotti biologici (46%)
La scelta della meta enogastronomica viene valutata assieme ad altri elementi come:
- l’aspetto del luogo da visitare (51%)
- la sua cultura e le tradizioni (45%)
- presenza di attrazioni naturali (28%)
- qualità del paesaggio (26%)
Conclusioni
Dal rapporto risulta che i turisti propendono verso mete che propongono degustazioni con un’ampia varietà di prodotti del luogo, oltre a visite ai luoghi di produzione e itinerari con tematiche differenti.
Infine dal rapporto emerge che il turista italiano sia motivato anche a fare esperienze enogastronomiche con un’escursione in giornata e non solo con un viaggio con pernottamento.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.