Il 15 novembre Fico Eataly World ha aperto le sue porte al grande pubblico. Si tratta del parco agroalimentare più grande del mondo. La data di inaugurazione e’ stata decisa dal comune di Bologna.
Fico Eataly Worl ospita:
- 40 fabbriche
- Oltre 40 luoghi ristoro
- Botteghe e mercato
- Aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi
- 6 aule didattiche, 6 grandi “giostre” educative, teatro e cinema
- Un centro congressi modulabile da 50 a 1000 persone
- Una Fondazione con 3 università
Inoltre su un percorso di 100 mila mq, questo parco offre svariate possibilità di divertimento. Il parco e’ aperto tutti i giorni da lunedì alla domenica a partire dalle ore 10 fino alle ore 24:00.
Ma il Comune di Bologna ha pensato proprio a tutto, infatti e’ stata pensato di attivare una navetta che collega la stazione di Bologna a Fico Eataly World. Il costo del biglietto e’ di 5€, mentre 7€ andata e ritorno. Per chi ha un abbonamento Tper annuale o settimanale, il prezzo del biglietto e’ di 4€ andata e ritorno. Il servizio sarà senza alcun costo per i ragazzi e bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado che hanno l’abbonamento gratuito concesso dal comune di Bologna.
I titoli si possono acquistare direttamente online al sito www.ficobus.it oppure presso i punti Tper.
In aggiunta sono previsti abbonamenti settimanali o annuali per i dipendenti del parco che utilizzeranno il mezzo di trasporto per recarsi al lavoro.
Già sono iniziate le polemiche in merito al costo del biglietto anche se Giuseppina Gualtieri, l’assessore regionale ai trasporti, ha precisato che nessuno vuole speculare sul biglietto.
Orari navetta
Per quanto riguardano gli orari, il servizio coprirà tutti i giorni l’intero orario di apertura del parco agroalimentare. Infatti la prima corsa parte dalla stazione alle ore 9:30 e termina a mezzanotte da Fico. Nei giorni feriali, ovvero da lunedì a venerdì la durata della corsa e’ di 30 minuti, mentre il sabato e nei giorni festivi e’ di 20 minuti.
Fico vuole essere una vetrina della biodiversità e della filiera agroalimentare italiana. Tanto per sottolineare la nostra ricchezza italiana.