Cosa vi viene in mente quando sentite parlare di un bianco Chardonnay, fortezza della produzione di vini bianchi fermentati e maturati in vasche d’acciaio? Sicuramente Chablis, un vino bianco secco prodotto in Borgogna nel comune di Chablis. Si tratta di un vino che, seppur prodotto in Borgogna e privo di bollicine, pare avere caratteristiche più vicine alla Champagne. Ciò che permette allo Chablis di emergere è la spiccata acidità peculiare, oltre alla caratteristiche vasche d’acciaio utilizzate per migliorare la conservazione delle qualità di Chablis.
La Storia
Chablis inizia la propria avventura enologica mediante l’arrivo degli antichi romani durante la colonizzazione delle antiche terre di Francia per estendere i confini del proprio impero. É noto come i romani si assicurassero una buona produzione di vino in ciascun luogo conquistato, introducendo la coltivazione della vite. Oggi non sappiamo quali uve utilizzassero e in che modo si producesse il vino di Chablis a quei tempi, tuttavia, in base alle condizioni climatiche e ambientali è molto facile che le uve utilizzate fossero bianche. Lo sviluppo che segna l’inizio della produzione di questo vino si rintraccia nell’attività dei monaci di diversi ordini religiosi, in particolare i cistercensi che, quasi sicuramente introducono lo Chardonnay a Chablis.
Uno dei tratti favorevoli della sua notorietà e reperibilità è la presenza del collegamento fluviale, grazie al quale i vini di Chablis venivano trasportati in quantità fino a Parigi e dopo pochi secoli, fino alla vicina Inghilterra.
Il XV secolo rappresenta un grande periodo per questi vini, interrotto in diverse fasi della storia: agli inizi del 1600, con la distruzione di una parte dei vigneti, che necessita quasi due secoli per ripristinarsi; nel 1886 con la comparsa dell’oidio e della fillossera; l’arrivo della ferrovia che riduce l’interesse dei viticoltori per la produzione di vino e, infine, i due conflitti mondiali. Il tempo di decadimento dello Chablis continua fino alla metà degli anni 1950, tempo che segna però anche l’inizio della sua ripresa.
Caratteristiche
L’area vinicola di Chablis è riconosciuta del sistema di qualità francese AOC (Appellation d’Origine Contrôlée, Denominazione d’Origine Controllata) e fa parte della regione vinicola della Borgogna. La classificazione dei vini Chablis, dal livello più basso a quello più alto, prevede: Petit Chablis, Chablis, Chablis Premier Cru e Chablis Grand Cru. Rispetto alla produzione, più dell’80% è destinata ai vini delle categorie Petit Chablis e Chablis. I vigneti di denominazione Chablis Premier Cru sono 40, tuttavia solamente 12 di questi rientrano in quelli di maggiore prestigio: Beauroy, Côte de Léchet, Fourchaume, Les Fourneaux, Mélinots, Montée de Tonnerre, Montmains, Monts de Milieu, Vaillons, Vaucoupin, Vaudevay e Vosgros. La categoria degli Chablis Grand Cru restringe maggiormente il giro e si compone di sette vigneti (climat): Blanchot, Bougros, Les Clos, Grenouilles, Preuses, Valmur e Vaudésirs.
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