Ecco in arrivo il sound sommelier. “Un consulente capace di abbinare la musica giusta alla bottiglia giusta. Perché il vino si può anche sentire”. Il primo in Italia è Paolo Scarpellini. È stato per anni un critico musicale, divenuto poi giornalista specializzato in turismo ed enogastronomia. Ora si è inventato questa figura professionale.
“Dopo aver avviato l’attività di music-designer – commenta Paolo Scarpellini – ho ampliato il mio raggio di azione, dedicandomi proprio all’accostamento studiato di musiche, di qualsiasi genere, ai vini”.
“La ricerca – continua Scarpellini – ha dimostrato come la percezione del vino non sia niente altro che il risultato di un’immagine cerebrale che proviene dalla somma di tutte le sensazioni realizzate dai nostri sensi. L’avvento del terzo senso che contribuisce a far scoprire aromi, profumi e strutture che senza le note sfuggirebbero o non verrebbero proprio percepite”.
Primo esperimento negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, Scarpellini, durante uno dei suoi viaggi turistico-professionali ha partecipato a un incontro-chiave: “L’assaggio di una ventina di vini accompagnato da un’unica canzone. Prima sorso in silenzio, il secondo isolandosi dall’esterno con le cuffie, in modo da concentrarsi il più possibile”. Il risultato è stato che “il 98% dei partecipanti dichiara di aver provato sensazioni nuove e diverse, più approfondite rispetto all’assaggio iniziale senza la musica”.
I primi test all’Expo 2015
L’eno-musicista ha fatto i primi test all’Expo 2015 e in seguito al “300% Wine Experience” dello scorso 12 marzo. In un convengo vicino a Treviso, Paolo Scarpellini, ha dovuto rispondere a questa domanda: come fa a decidere quale brano si sposa bene con la bottiglia prescelta?
Il sound sommelier ha così risposto: “Per prima cosa studio le caratteristiche del vino. Poi valuto la situazione in cui viene consumato, infine vado nella mia cantina musicale e scovo il pezzo da abbinare”. La cantina di Scarpellini è composta da diecimila dischi in vinile e altrettanti cd, più un centinaio di terabyte.
Esempi di abbinamenti vino-musica
Tra gli accostamenti dell’esperto di musica e vini, troviamo che con il Vermentino “può andar bene Surfin Usa dei Beach Boys, canzone dal sapore estivo e spensierato con strumenti e armonie ridotte all’osso”. Con un Barolo durante la cena di Natale, in cui ci sono tutti amici sui 50 anni. “Va bene – afferma il sound sommelier – la canzone Max di Paolo Conte, jazz e un po’ calda come il caminetto. Testo ricercato e profondo, corposo come quel rosso”. Cosa ha in mente Paolo Scarpellini: “Ho intenzione di ampliare la varietà di abbinamenti – conclude – penso alle birre e allo champagne”.