Wine2Wine e’ l’evento che si e’ concluso a Verona qualche giorno fa. Si tratta di una manifestazione che ha come protagonista principale il vino. Un’occasione unica per un mercato globale sempre più competitivo e complesso.
Secondo Boscaini, patron di Masi Agricola, al Wine2Wine ha affermato che:” Il nostro è il paese del vino mentre la Francia è il paese con delle aree del vino. Abbiamo preso una sbornia. Questo paese del vino non è capace di raccontarsi in modo univoco. Dobbiamo tornare a portare la boccia al centro, dire che l’Italia è il paese del vino e ha trovato un driver che è rappresentato dai ristoranti italiani nel mondo, ma oggi non lo è più: i ristoranti spesso hanno solo il nome italiano, e c’è bisogno di un messaggio paese dove il vino diventa perno di un mondo di bellezza, gastronomia e vino“.
Purtroppo per i prodotti Made in Italy non e’ un periodo roseo. Il problema principale e’ il fatto che il nostro Bel Paese e’ stato superato dalla Francia. Quest’ultima infatti, si trova in vette alle classifiche, in termini di produzione del vino, nonostante i suoi prezzi alti.
Poi c’e’ anche da dire che il vino italiano in Cina non e’ molto apprezzato, questo perche’ i cinesi hanno un modo di vedere le cose in maniera diversa rispetto agli italiani. Per i cinesi la qualità del prodotto e’ rappresentata da un buon prezzo. Infatti la Francia esporta i suoi vini in Asia orientale ad un prezzo superiore rispetto ai vini italiani. Il vino francese rappresenta il lusso, l’Italia invece, rappresenta il vino della classe media
Secondo Boscaini, occorre mettere in atto delle strategie in un mercato via, via sempre più complesso. Molti non conoscono i vini italiani per il semplice fatto che manca l’informazione. I mercati hanno bisogno di conoscere i prodotti Made in Italy e per poter fare questo occorre che l’istituzione si muova nel modo giusto.
Gli ultimi dati Nomisma
Nel giro di 10 anni l’export è cresciuto del 74%, gli spumanti, in particolar modo il Prosecco, oltre il 400%, in 5 anni l’afflusso dei turisti trainati dal vino a Montalcino sono cresciuti del 120%, ma anche il vino Bio è aumentato negli ultimi 10 anni.
Tuttavia bisogna sottolineare che in Germania la presenza dei vini italiani e’ diminuita considerevolmente, mentre nel Regno Unito a causa della Brexit rimane un punto interrogativo.
Quindi ad oggi possiamo affermare che il vino italiano e’ calato, anche se c’e’ da dire che molti produttori italiani stanno cercando, nonostante tutto, di lavorare insieme per offrire un prodotto migliore e farsi conoscere in un mercato sempre più agguerrito e spietato.